D'Alema: «Il decreto Gelmini? Non sprecherei la parola ..

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D'Alema: «Il decreto Gelmini? Non sprecherei la parola ..

Messaggiodi edscuola » 8 ottobre 2008, 16:31

da Il Messaggero

Scuola, D'Alema: «Il decreto Gelmini?
Non sprecherei la parola riforma, è un pasticcio»


ROMA (8 ottobre) - «Se la scuola deve essere la scelta fondamentale delle politiche pubbliche in quanto principale protezione sociale, non sprecherei il termine riforma per un provvedimento parziale nel quale il vero tema non è il voto in condotta o il grembiulino, come il governo fa credere, ma il sostanziale taglio delle risorse, tema che il governo riesce a far sparire». E' una stroncatura netta quella che Massimo D'Alema fa della riforma del ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini: «Il dramma di questo Paese è che viene chiamata riforma ogni sorta dio pasticcio - attacca l'ex ministro degli Esteri, che oggi ha presentato alla Camera i "Quaderni" della fondazione Italianieuropei - È evidente che la scuola conta di meno e il governo non la considera una priorità. L'ultima vera riforma della scuola è stata l'introduzione dell'autonomia scolastica, avanzata dal centrosinistra e sulla quale noi diamo un giudizio positivo».

Il "quaderno" della fondazione da lui presieduta, ha precisato l'ex vicepremier, «non è però una risposta alle polemiche di ieri perché non è l'obiettivo dell'iniziativa, che è una riflessione sulla scuola dal mondo della scuola e che mette al centro non gli ordinamenti ma i saperi, i contenuti, la professionalità degli insegnanti».

Ieri il sì della Camera al decreto legge Gelmini sulla scuola su cui il governo aveva posto la fiducia. La giornata di oggi è invece dedicata all'esame dei 242 ordini del giorno, per la maggior parte presentati dall'opposizione. Giovedì il voto finale sul provvedimento, che dovrà poi passare al Senato.

Mpa: i tagli di personale non si ripercuotano sui disabili. I deputati del Movimento per l'Autonomia hanno presentato un ordine del giorno «che impegna il governo a predisporre misure ed azioni idonee, d'intesa con le Regioni, in particolare quelle a statuto speciale, affinché il rischio concreto dei tagli al personale docente ed Ata non incida negativamente sull'integrazione degli alunni disabili e degli alunni immigrati che sono in continuo aumento».
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