"No Gelmini day", insegnanti e genitori protestano

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"No Gelmini day", insegnanti e genitori protestano

Messaggiodi edscuola » 2 ottobre 2008, 16:28

da Il Messaggero

"No Gelmini day", insegnanti e genitori protestano
Il ministro: «Bisogna avere il coraggio di cambiare»


ROMA (2 ottobre) - Nuova giornata di proteste, oggi, contro i provvedimenti della riforma Gelmini. Davanti al ministero della pubblica Istruzione decine di genitori si sono radunati per partecipare al "No Gelmini day": un sit-in per dire no alla riforma dell'Istruzione. «Maestro unico, no grazie», «Abbasso le lavagne luminose, viva le maestre» e «Nessun genitore vuole risparmiare sui bambini»: queste le scritte su cartelli e striscioni esposti dai manifestanti. Hanno aderito all'iniziativa gruppi di genitori del Guds (genitori uniti per difendere la scuola), sorti in tutta Italia in queste settimane per contrastare il provvedimenti varati dalla Gelmini che prevede, tra l'altro, il ripristino del maestro unico alle elementari.

Al sit-in hanno partecipato anche numerosi docenti. Tra gli slogan più gridati, quelli riferiti all'accesso alle graduatorie: «Tutti dentro, tutti dentro», ha scandito più volte la folla, e «Sì agli specializzati, no ai raccomandati». Dalla scalinata del ministero, molti all'altoparlante hanno poi contestato «il silenzio assordante dei sindacati». Un piccolo gruppo di docenti precari si è vestito con sacchi neri, portando il cartello «Insegnanti uguale spazzatura». Nella manifestazione hanno trovato spazio anche situazioni particolari, come quella dei «congelati» delle Ssis, che, dopo aver vinto il concorso d'ammissione, hanno rimandato l'ingresso alla scuola di specializzazione per completare un dottorato, o per motivi familiari, e ora sono tagliati fuori dal blocco delle Ssis.

La protesta si allarga a diverse scuole di Roma: alle 17.30 l'istituto Basile a Torre Angela darà il via a incontri e spettacoli. Pomeriggio di mobilitazione anche in numerose scuole elementari. Venerdì scendono in piazza gli studenti dei licei della capitale: a partire dalle 9 presidi al Virgilio, Tasso, Kennedy e Mamiani. La mobilitazione si concluderà alle 10 davanti a Viale Trastevere.

Il ministro: sono piccole frange che non guardano ai problemi. Da parte sua, il ministro dell'Istruzione ha definito oggi i manifestanti "piccole frange che non guardano i problemi": «Ci sono due Italie - ha detto - Una è per una scuola di qualità, per insegnanti che voglio essere pagati meglio ed è quella che rappresenta la maggioranza degli italiani. Poi ci sono piccole frange che hanno deciso di non guardare nel merito i problemi e preferiscono protestare. Li lascio fare. Chi si limita a difendere lo status quo non fa un buon servizio per il futuro della scuola. Bisogna avere coraggio di cambiare. La scuola come è oggi scontenta tutti, docenti e ragazzi».

Castagnetti (Pd): riforma? Il ministro ci ripensi. In una lettera aperta al ministro pubblicata da Europa, Pierluigi Castagnetti ha criticato la decisione di Gelmini di adottare lo strumento del decreto per riformare la scuola: «Se fosse venuta in Parlamento con un disegno di legge avrebbe potuto apprezzare la nostra sincera volontà a collaborare - ha scritto - perché la scuola italiana ci sta a cuore, molto. La scuola è di tutti, e non di un governo o di una maggioranza. La scuola è il futuro dei nostri figli e del paese. Gli interventi previsti dal decreto concentrano la loro attenzione più sugli effetti di risonanza esterna (la bocciatura sia per ragioni di condotta sia per quelle di apprendimento) che non sugli obiettivi di qualificazione degli apprendimenti, più sugli aspetti di selezione sociale che sullo studio degli interventi promozionali, più sugli aspetti di apparenza (il voto numerico) che su quelli di significato (la valutazione formativa)». Castagnetti ha poi rivolto un appello al ministro: «Ci ripensi signora ministro, chieda l'autorizzazione a Berlusconi e a Tremonti di poter aprire un dialogo in Parlamento, e vedrà che tutti insieme riusciremo a migliorare questo provvedimento scritto nottetempo».
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