Scuola, Bossi sul maestro unico: rovina i bambini

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Scuola, Bossi sul maestro unico: rovina i bambini

Messaggiodi edscuola » 8 settembre 2008, 16:51

da Il Messaggero

Scuola, Bossi sul maestro unico: rovina i bambini
Berlusconi replica: ottima scelta quella di Gelmini

Il ministro dell'Istruzione: «Confusione mentale del senatur»
Per i precari ipotesi di nuove professioni fuori dalle aule


MILANO (8 settembre) - Al via da oggi le lezioni nei 1.305 istituti scolastici della Lombardia. Il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini ha voluto essere presente al primo giorno di scuola di uno degli istituti della provincia di Milano, il comprensivo statale Schweitzer di Segrate. Le scuole in Lombardia, in realtà, si apriranno a scaglioni nei prossimi giorni, fino alla fine della settimana. Sui banchi torneranno un milione di studenti. «Tutto sta cominciando regolarmente - ha detto il direttore generale dell'Ufficio scolastico della regione Lombardia Anna Maria Dominici, a Segrate per l'inaugurazione con il ministro - Abbiamo terminato tutte le nomine dei docenti, nomine che ora saranno completate dai presidi con le loro graduatorie: entro due o tre giorni sarà tutto a posto».

Tante le novità introdotte dal ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini per gli studenti che tornano in aula; alcune già in vigore, mentre altre, come il ritorno al maestro unico, partiranno dall'anno scolastico 2009/2010. Non si placano, intanto, le polemiche. Sindacati e opposizione hanno annunciato iniziative di protesta contro i tagli voluti dal governo. I Cobas hanno indetto scioperi e manifestazioni per un ottobre che si annuncia «caldo», con proteste contro il governo «che ha fatto una riforma con un decreto legge». Sotto accusa anche lo «smantellamento della scuola pubblica», le eliminazioni delle r.s.u. di istituto, le «leggi» contro i malati. Critiche alle differenziazioni di stipendio tramite valutazioni espresse dai dirigenti.

Bossi: il maestro unico può rovinare gli studenti. Ma il primo giorno di scuola è stato caratterizzato da forti polemiche. Botta e risposta tra Umberto Bossi e Mariastella Gelmini: l'insegnante unico «costa un sacco di soldi in meno, ma il ministro sa che per capire cosa serve alla scuola bisogna esserci stati dentro, avere fatto come minimo l'insegnante». È la frecciata che il ministro della Riforme ha lanciato ieri sera alla sua collega all'Istruzione. «Prima c'è il federalismo, ma la scuola è importante, però quando non ci sono i soldi bisogna aguzzare l'ingegno. Certo - ha aggiunto Bossi - l'insegnante unico se è cattivo può rovinare i bambini, il rischio c'è molto meno con più insegnanti». Una donna dalla sala dove si è tenuto il comizio per la festa torinese della lega nord ha poi gridato al leader del Carroccio: «Mandala a casa, la Gelmini!». La replica di Bossi: «Piano, se si manda a casa un ministro, è facile poi che il governi si ingrippi. Prima, figliola, facciamo il federalismo».

Borghezio: prima o poi il ministero dell'Istruzione alla Lega. Ad affiancare la sua voce a quella del Senatur è l'eurodeputato della Lega Nord Mario Borghezio. Il quale tenta di dare un senso all'intervento di Bossi: «L'intento era quello di affermare che si tratta di un ministero che, prima o poi, dovrà essere guidato da un leghista». Borghezio poi spiega: «La scuola oggi non pare avviarsi verso quei cambiamenti che sono necessari e verso quell'impostazione che abbiamo in mente. C'è una certa insoddisfazione per come si sta muovendo l'azione di governo, ma non una criminalizzazione del ministro. Le stoccatine di Bossi sono un invito a correggere il tiro».

Gelmini: confusione mentale di Bossi. «Sono stupefatta della confusione mentale di Umberto Bossi, che a metà agosto ha detto che tre ministri erano troppi e ne bastava uno, ed oggi, 7 settembre, dice esattamente l'opposto», ha replicato il ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, rispondendo a quanto detto ieri sera dal leader leghista. «Sempre ad agosto Bossi ha anche detto che per i ragazzi sarebbe meglio avere un unico punto di riferimento. Si metta d'accordo con se stesso - ha aggiunto il ministro - prima di parlare di scuola. Per fortuna il Governo, con le misure previste da Tremonti e da me attuate, grazie al voto del Parlamento ha già deciso», ha concluso Gelmini, aggiungendo «per me parla il mio lavoro».

«Risparmi per 7 miliardi di euro». «Abbiamo approvato una Finanziaria che prevede risparmi ingenti nella scuola intorno ai 7 miliardi di euro, e il 30% dei risparmi che realizzeremo con la finanziaria - frutto di una serie di misure come l'accorpamento di alcune classi e il riordino dell'archetipo organizzativo scolastico - verranno reinvestiti nella scuola», ha detto Gelmini intervenendo oggi al programma Mattino 5. Il risparmio ottenuto, ha sottolineato il ministro, andrà reinvestito «nell'edilizia scolastica (secondo un'indagine sono 10 mila gli edifici scolastici non sicuri) e nella premialità per gli insegnanti». È un «dato di fatto», secondo il ministro, che gli insegnanti sono troppi e malpagati. Parlando del ritorno al maestro unico, Gelmini ha affermato che non verranno effettuati licenziamenti di insegnanti, ma piuttosto si punterà alla riorganizzazione della rete scolastica, «evitando una serie di sprechi e creando una proporzione tra alunni e insegnanti». Le 87 mila cattedre in più potranno infatti essere impiegate nel tempo pieno, che viene mantenuto e aumentato.

Precari, nuove professioni La gestione della scula degli ultimi anni ha creato per il ministro un grande problema di precariato. «Quest'anno abbiamo immesso in ruolo 25 mila persone e di più non si può fare, ci vorranno anni prima che venga riassorbito tutto questo precariato, per questo stiamo pensando con Brunetta, Brambilla e Sacconi ad altre figure professionali». Il ministro non ha precisato che cosa potrebbero fare i precari che escono dalla scuola ma, a quanto si è appreso tra il suo staff, si potrebbe trattare di occupazioni nel settore del turismo.«Stiamo studiando nuove figure professionali per tutti i precari insieme a Bondi, Brunetta, Brambilla e Sacconi, sia dentro che fuori la scuola», sono state le parole del ministro.

Corsi di italiano per alunni stranieri. Gelmini ha poi rivolto un invito alle scuole affinché organizzino corsi di italiano, anche pomeridiani, per gli alunni stranieri. L'aumento di bambini stranieri nelle scuole è «un problema didattico prima che culturale e sociale: la scarsa conoscenza dell'italiano da parte di alcuni bambini stranieri rallenta il lavoro della classe stessa». Pertanto, secondo il ministro, «la scuola, che è il luogo principe dove si realizza l'integrazione, deve organizzarsi, quindi offrire corsi di italiano, magari anche il pomeriggio, per colmare queste lacune».

Berlusconi difende Gelmini. In difesa del ministro Gelmini è intervenuto oggi il presidente del Consiglio Berlusconi, che dopo aver augurato buon lavoro agli alunni e alle loro famiglie, ha rivolto lo stesso augurio «al ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini, che si sta impegnando a fondo per rilanciare la scuola avendo come primo obiettivo quello di fornire agli studenti un'educazione di qualità». In questo quadro, ha sottolineato il presidente del Consiglio «rientrano l'introduzione dell'educazione civica, del voto in condotta e del ritorno del voto al posto del giudizio, oltre al principio del maestro unico, che non farà certo venire meno il tempo pieno e che verrà ovviamente affiancato dagli insegnanti per lo studio delle lingue straniere».

Stipendi degli insegnanti Le buste paga dei docenti hanno perso il 21% del loro potere d'acquisto: lo rivela uno studio della Uil studio secondo cui un prof tedesco guadagna il doppio rispetto agli italiani e quello spagnolo una volta e mezzo. Dall'indagine emergono pure altre indicazioni: maggiore è l'anzianità, minore è l'incremento del potere di acquisto; la retribuzione complessiva del personale della scuola è agli ultimi posti del settore pubblico; dagli anni '90 si registra un costante calo di investimenti per l'istruzione. L'utilizzo maggiore dei docenti percari spetta la Nord. Secondo lo studio Uil sono circa 115mila i professori senza un lavoro fisso, 80 mila il personale Ata. Il numero di ore di insegnamento è il più alto del mondo, 20% in più della media dei Paesi Ocse, ogni anno siedono tra i banchi 70 mila nuovi studenti non italiani.

Cobas contro il maestro unico Per contrastare le novità della politica scolastica, Bernocchi invita docenti, Ata, studenti, genitori e cittadini interessati alla scuola pubblica, a partecipare alle iniziative programmate dai Cobas : il 15 settembre, primo giorno di scuola per molti bambini, i docenti si recheranno in classe con adesivi contro i tagli e il maestro unico ed inizieranno le lezioni in ritardo. Il 26 settembre ci saranno iniziative di lotta locale in tutta Italia. Il 27 settembre, a Roma, si terrà il Convegno Nazionale Precari, mentre il 17 ottobre i sindacati della scuola hanno convocato uno sciopero generale, sempre nella capitale.
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