I sindacati dicono sìalla Gelmini tavoli tecnici a settembre

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I sindacati dicono sìalla Gelmini tavoli tecnici a settembre

Messaggiodi edscuola » 7 agosto 2008, 13:34

da LASTAMPA.it

I sindacati dicono sì alla Gelmini tavoli tecnici a settembre

Forti critiche alla manovra, ma il confronto rimane in piedi


ROMA
Realizzare una serie di tavoli tecnici con le parti sociali, almeno uno a settimana a partire dai primi di settembre, per analizzare i punti essenziali della manovra finanziaria e trovare dei punti di intesa: è quanto concordato oggi durante l’incontro tra il ministro del Miur, Mariastella Gelmini, e le associazioni e i sindacati convocati a viale Trastevere nel tentativo di condividere degli spazi di attuazione per i forti tagli del governo all’intero comparto.

Gelmini ha spiegato che, nel rispetto del ruolo di tutti, ci deve essere consapevolezza che alcune scelte del governo sono pressoché inevitabili e che le soluzioni devono durare nel tempo oltre la singola legislatura e il singolo ministro a tutela delle famiglie, degli studenti e del personale.

Le organizzazioni sindacali, in particolare, hanno rappresentato le forti critiche nelle scelte presenti nel decreto 112, ieri approvato definitivamente alla Camera, che prevedono una forte riduzione delle risorse della scuola evidenziando, comunque, la disponibilità al confronto.

«Gelmini - fa sapere lo Snals - ha esordito esprimendo preoccupazione per il forte impatto sulla scuola della recente manovra finanziaria e non ha nascosto la sua difficoltà a farsi ascoltare perché ogni ministro vede e manifesta le sue preoccupazioni. Ha continuato ribadendo che è aperto un confronto con il Ministero dell’economia per verificare la fattibilità della manovra e ha posto ai sindacati questioni di merito e di metodo, dicendosi consapevole che l’asticella è “forse troppo alta”, ribadendo l’importanza del coinvolgimento delle parti sociali oltre, ovviamente, a quello del Parlamento e delle opposizioni».

L’idea dei tavoli tecnici non dispiace comunque ai sindacati: il segretario della Uil, Massimo Di Menna, parla di una possibilità di confronto «concreto al fine di verificare insieme i margini possibili per realizzare il piano di fattibilità nell’ottica dell’innovazione e della qualità».

Per il segretario generale dello Snals, Marco Paolo Nigi, quella prospettata dal ministro potrebbe essere una modalità «per evitare uno scontro frontale che la manovra potrebbe determinare e da cui non nascerebbe niente di utile per la scuola nel suo complesso: il confronto diventa quindi elemento questo necessario per governare i processi».

Sempre per il segretario dello Snals «i tagli ipotizzati comportano comunque conseguenze insopportabili per la scuola». Per questo occorre «dare elementi di tranquillità anche al personale in relazione agli organici, da unificare tra diritto e fatto, e alle tematiche relative alla mobilità».

Nigi ha quindi chiesto «una revisione della manovra così come approvata nella recente legge, rivedendo in particolare l’automatismo di tagli al bilancio del Miur con l’attenuazione di diversi aspetti e di garantire norme di salvaguardia con eventuali ammortizzatori per particolari situazioni che si venissero a creare».

Dure critiche alle scelte della maggioranza politica sono giunte anche dal segretario della Cisl Scuola, Francesco Scrima, secondo il quale il governo starebbe attuando delle vere e proprie «dismissioni del sistema pubblico di istruzione».

Al responsabile dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, il leader della Cisl Scuola ha però anche chiesto di essere di parola dando «seguito nella sua azione di governo a quanto dichiarato (dallo stesso ministro ndr) in sede parlamentare: “la scuola non può essere solo un capitolo di bilancio”».
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