"Schools for the 21st Century"

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"Schools for the 21st Century"

Messaggiodi edscuola » 31 luglio 2008, 15:16

Presentati i risultati europei relativi alla consultazione “Schools for the 21st Century”
Report della Commissione europea

Il Report reso pubblico a luglio 2008 fa riferimento alla consultazione pubblica lanciata dalla Commissione europea “Le scuole per il 21° secolo” e aperta al contributo di ogni cittadino europeo per 5 mesi fino al 15 dicembre 2007.

La Direzione Generale Affari Internazionali del Ministero della Pubblica Istruzione ha accolto con grande interesse l’invito a rispondere alla consultazione “Le Scuole per il 21° secolo” e in stretta collaborazione con l'Agenzia nazionale LLP ha dato ampia diffusione al documento contenente le otto domande poste dalla Commissione europea, rivolte a tutte le istituzioni scolastiche dell'Unione.

Il documento che accompagnava le domande poste dalla Commissione ripercorreva le sfide poste ai sistemi d’istruzione e formazione per la crescita, l’occupazione, la competitività a lungo termine dell’Unione europea e per la coesione sociale, a partire dagli obiettivi del programma di lavoro Istruzione e Formazione 2010. La consultazione era rivolta a tutte le persone interessate, a vario titolo, all’istruzione in Europa ed, in particolare, invitava insegnanti, studenti, rappresentanti di associazioni di genitori ed altri soggetti ad esprimersi su alcune tematiche chiave - dalle competenze di base all’inserimento sociale degli alunni immigrati o svantaggiati, alla formazione degli insegnanti. L’obiettivo finale era, in primo luogo, l’identificazione delle iniziative necessarie a garantire la qualità dell'istruzione scolastica nel rispettivo contesto nazionale, ed in secondo luogo gli aspetti per i quali la cooperazione europea può risultare più efficace.

I risultati della consultazione Europa
La partecipazione dell’Europa e in particolare delle scuole alla prima consultazione pubblica lanciata dalla Commissione europea sull’istruzione scolastica, ha raccolto contributi limitati, evidenziando una qualche disattenzione per le problematiche e i processi avviati a livello europeo nel settore dell’istruzione. La risposta delle scuole italiane è stata superiore, rispetto a quella degli altri paesi dell’Unione; l’Italia, infatti, si colloca al primo posto per numero di interventi e questo è senz’altro un dato interessante che acquista un ulteriore significato se si considera che in Italia hanno partecipato alla consultazione soprattutto le scuole nelle loro diverse componenti: studenti, insegnanti, Dirigenti.

Il ruolo svolto dalla nostra amministrazione e dalle scuole è riconosciuto e ben evidenziato nel Report: “In Italy, the Ministry of Education had encouraged regional school authorities to participate with the effect that a large number of schools, teachers, student groups and initial students participated (corresponding to around 120 responses of the total of 132 Italian replies).”

Viene colta la grande e competente partecipazione delle scuole italiane e in particolare dei nostri studenti: delle 178 scuole che hanno risposto 102 sono italiane.

Vengono inoltre ripresi interi brani delle risposte delle nostre scuole e in particolare gli interventi dei nostri studenti a testimonianza del valore loro attribuito.

L’Italia da sola ha contribuito per oltre un quarto di tutte le risposte. La seconda è la Slovenia ma in questo caso 110 delle 113 risposte provengono da studenti di un unica scuola secondaria, con risposte ritenute per lo più non significative e non analizzabili in quanto trattasi di brevissimi brani.

Al di là dei risultati raggiunti può essere utile che questo dibattito, qui appena avviato, possa continuare nelle nostre scuole e coinvolgere molti più studenti, docenti e Dirigenti, cosa che, in parte, in Italia già sta avvenendo all’interno del processo di “Europa dell’Istruzione”, del progetto “ScuolaEuropa2010” e nel Gruppo di studenti Educ-action. Proprio questi studenti che hanno partecipato ai seminari di Montecatini, Ischia e Stresa, facendo tesoro delle esperienze maturate in questi seminari e delle indicazioni provenienti dalla Commissione europea (tra cui anche il documento su “Le scuole per il 21° secolo”), continuano la riflessione insieme, anche ora che le scuole sono terminate, e ci forniscono originali indicazioni operative per la scuola del 21 secolo.

http://ec.europa.eu/education/school21/results_en.html
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