Che fatica leggere mezzo libro l'anno

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Che fatica leggere mezzo libro l'anno

Messaggiodi edscuola » 24 luglio 2008, 16:17

da LASTAMPA.it

Che fatica leggere mezzo libro l'anno


Dati scoraggianti alla presentazione degli «Stati generali»


ELENA LISA

MILANO
Cultura, questa sconosciuta. L’Italia, terra di santi e navigatori, si scordi i poeti. Ma soprattutto i lettori. Sono sempre più rari e le nuove generazioni spostano di pochissimo la tendenza: non sono intenzionate, e neppure stimolate, a perdersi tra le pagine di un libro, ad apprezzare gli scaffali di una biblioteca, a entrare in una libreria. Ciò che sfogliano, al massimo, è un testo scolastico e qualche fumetto. Sono distantissimi dai loro coetani europei, spagnoli in testa, che giocano con la Playstation, guardano la tv, vedono gli amici, ma leggono anche molto.

Il quadro infausto sull’attitudine alla lettura degli italiani è stato tracciato dall’Aie, l’Associazione italiana editori che, presentando gli «Stati Generali» in calendario a Roma ai primi di ottobre, ha fornito percentuali e presentato analisi: «I primi dati del 2008 sono tutt’altro che incoraggianti - ha spiegato il presidente, Federico Motta -. Nel nostro Paese le vendite di cartoleria, libri, giornali e riviste sono scese del 3,4% rispetto all’anno scorso. Più della metà degli italiani non termina un libro all’anno, circa 24 milioni di persone hanno dichiarato di leggerne uno in dodici mesi. Siamo una nazione con una mobilità sociale sostanzialmente bloccata». Una fotografia scoraggiante anche per le conseguenze economiche. Ancora Motta: «È provato che i Paesi con tassi di lettura più alti crescono di più a parità di condizioni. Un aspetto non trascurabile, specie in momenti di crisi come quello in cui ci troviamo oggi. E non dimentichiamo che la presenza di libri in casa si traduce ad esempio in 15 punti percentuali in più di rendimento scolastico».

Un insieme di preoccupazioni che ha indotto l’Aie a porre come tema centrale degli Stati Generali i giovani, «per investire sul futuro e sciogliere i nodi strutturali del Paese» (secondo una ricerca Ue, il 26% dei quindicenni italiani non è in grado di comprendere a fondo ciò che legge). Il mondo dell’editoria libraria italiana aveva intenzione di confrontarsi con il ministro Tremonti, invitato a discutere di «un settore importante, non solo per la cultura, ma per la competitività dell’Italia». Ma l’invito, per ora, è stato declinato.

All’appuntamento di ottobre, invece, parteciperanno i ministri Gelmini, Bondi e Meloni, cui verrà presentata un’Italia spaccata: al Nord i lettori sono il 51,4% del totale, mentre a Sud soltanto il 31,6. Quasi il 20% delle famiglie meridionali dichiara di non avere una biblioteca domestica, contro l’8-9% di quelle del Settentrione. Ai rappresentanti del governo verrà chiesto prima di tutto di non tagliare i fondi destinati ai giovani: «Per le librerie scolastiche - ha detto Giulio Lattanzi, membro del comitato di presidenza dell’Aie - si spendono in media soltanto tre euro».
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