Il salasso dei libri di testo, un figlio al liceo costa 600

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da Repubblica.it

Il salasso dei libri di testo, un figlio al liceo costa 600 euro

Rincari del 10%. Dalla Regione fondi ai presidi: comprateli voi e dateli in prestito
di Elisa Assini

E´ guerra aperta al caro libri. Le famiglie fiorentine che hanno un figlio alle superiori dovranno sborsare fino a 600 euro e le associazioni dei consumatori e la Regione si mobilitano per fronteggiare i salassi.

Al classico, nella spesa dei libri se ne vanno dai 340 euro, per la quarta ginnasio, ai 440 per la prima liceo, dizionari esclusi. Segue a ruota lo scientifico, con punte fino a 380 euro, a seconda delle sezioni e degli indirizzi sperimentali scelti dagli studenti. Più economici gli istituti tecnici e professionali: lo shopping librario, qui, si ferma intorno ai 300. Ancora un po´ di respiro solo per i genitori degli studenti delle medie: la spesa si aggira intorno ai 250 euro.

Ma attenzione, perché a questi numeri va aggiunto l´equipaggiamento dei dizionari, che se non si ereditano dalle scuole precedenti, o non si trovano da amici e parenti, sono tutt´altro che una spesa accessoria. Fino a 95 euro per un dizionario di greco, sui 70-80 euro quelli di italiano e inglese, di solito i più richiesti.

«Il rincaro dei libri scolastici pesa nei bilanci di molte famiglie - spiega Romeo Romei, presidente di Federconsumatori Toscana - Aumentano di anno in anno. Quest´anno il rincaro, in alcuni casi, è stato del 10%. Una spesa spesso ingiustificata perché le edizioni di molti volumi cambiano pochissimo, magari viene aggiunto un cd rom, o aggiornato un paragrafo, e il testo utilizzato l´anno precedente non va più bene».

Per questo le associazioni di categoria e la Regione hanno deciso di scendere in campo per promuovere una "nuova cultura del libro scolastico". «Utilizzare libri usati è l´unico modo di risparmiare - continua Romei - Abbiamo ricevuto segnalazioni di un testo universitario che in pochi anni ha cambiato cinque edizioni. In realtà, secondo i consumatori, cambiavano solo i colori e non i contenuti. Per questo abbiamo deciso di incentivare l´utilizzo, sia da parte degli studenti che dei docenti di volumi usati. Con un´iniziativa, che per adesso è attiva ad Arezzo, ma che contiamo di allargare ad altre città, di scambio di libri usati. Non a caso si chiama "libro amico"».


Secondo l´Aduc, associazione italiana per la difesa e l´orientamento dei consumatori, una soluzione può arrivare da oltre oceano: «Negli Stati Uniti le scuole superiori fanno contratti con gli editori, acquistano loro i libri, che poi vengono dati agli studenti, in prestito, per cinque, sei anni». Una proposta che presto potrebbe diventare realtà anche in Toscana: «Ogni anno la Regione istituisce dei contributi per l´acquisto di libri per le medie e le superiori a più di 20 mila ragazzi che provengono da famiglie con redditi bassi - dice Diego Ciulli, consigliere regionale Pd - Ora, con l´assessore regionale all´istruzione Gianfranco Simoncini stiamo lavorando per una nuova proposta, che contiamo di presentare prima possibile in consiglio: non più soldi alle famiglie, ma alle scuole. Così saranno queste ultime ad acquistare i volumi e poi a darli in comodato agli stessi studenti, che potranno utilizzarli e poi restituirli quando non servono più. Con un risparmio notevole. I contributi che noi eroghiamo servono di fatto per libri che dopo un anno, al massimo due, vengono buttati. Con questa nuova iniziativa, invece, ogni testo può essere utilizzato per quattro, cinque anni».

E per chi al libro nuovo proprio non riesce a rinunciare, un modo per risparmiare un po´ c´è. All´Ipercoop per i possessori della carta socio lo sconto è del 15%. Tutti gli altri pagano il 10% in meno.