da Il Messaggero
Recupero dei debiti, gli studenti denunciano:
poche informazioni e tante irregolarità
ROMA (27 giugno) - Sul recupero dei debiti scolastici il caos regna sovrano. La denuncia arriva dalla "Rete degli studenti", associazione studentesca nata nel marzo 2007 che, a poco meno di un mese di distanza dall'apertura dello sportello "sos debiti", traccia un primo bilancio di quanto sta accadendo nelle scuole italiane.
Tanti gli studenti che non sono stati informati sulle modalità di recupero, su come verranno svolte le verifiche, su quali sono i docenti che possono fare i corsi estivi e a chi spetta invece la valutazione finale: «Spesso le famiglie e gli studenti hanno avuto dalla scuola una comunicazione tardiva e contraddittoria, comunque insufficiente per intervenire sul recupero dei debiti - denunciano i ragazzi- . Molti sono i casi in cui i corsi al termine del primo quadrimestre non sono stati realizzati o sono stati realizzati solo in maniera parziale». Tra gli esempi più eclatanti, prosegue la nota diffusa da Rete degli Studenti, quello dell'istituto di Mestre che non ha fatto nessun corso adducendo come scusa la svogliatezza degli studenti; dell'istituto di Palermo che ha bocciato 200 studenti su 700, passando per le scuole di Padova e di Verona che fanno pagare i corsi agli studenti.
Poca chiarezza c'è anche nella verifiche che ci saranno d'estate e in quelle fatte per il recupero dei debiti del primo quadrimestre: gli studenti lamentano voti raccolti in interrogazioni solitarie al pomeriggio, compiti in classe che valgono come prove per assolvimento del debito, voti scritti a matita, registri scomparsi. Insomma, un totale caos, tanto che alcuni di loro starebbero valutando l'ipotesi di ricorsi collettivi in scuole dove non si sono fatti i corsi o dove sono avvenute gravi irregolarità. «Abbiamo aggiunto al nostro servizio delle FAQ (domande poste frequentemente n.d.r.), che verranno aggiornate periodicamente - conclude la Rete degli Studenti -. Presto pubblicheremo i primi risultati statistici sulle segnalazioni che ci sono stata fatte, che invieremo anche al ministro Gelmini».