Gelmini: 'Superare vecchia e deleteria logica centralistica'

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Gelmini: 'Superare vecchia e deleteria logica centralistica'

Messaggiodi edscuola » 23 giugno 2008, 6:54

da TUTTOSCUOLA

Gelmini: "Superare una vecchia e deleteria logica centralistica"

Il ministro Gelmini ha poi sottolineato che "...premesso il quadro nazionale unitario cui siamo chiamati dai principi espressi dall'art. 117 della Costituzione, occorre superare una vecchia e deleteria logica centralistica che non tiene conto delle specificità sociali e territoriali. Il nuovo ruolo delle Regioni, sancito dal Titolo V della Carta Costituzionale... così come il necessario rafforzamento dell'autonomia scolastica, devono costituire una sorta di federalismo all'insegna della sussidiarietà che è il quadro istituzionale entro cui affrontare il problema".

Una sottolineatura molto interessante se si tiene conto che il ministro ha anche affermato che "il precedente governo ha stabilito, di concerto con le regioni, di rinviare al 1 settembre 2009 l'entrata a regime della legge 53" (legge Moratti).

Richiamo certamente non casuale se si tiene conto che il Master Plan delle azioni per l'attuazione del Titolo V, approvato all'unanimità dalla Conferenza delle Regioni, ha individuato la data del 1 settembre 2009 (cioè tra 14 mesi) quale termine finale entro il quale le Regioni dovranno aver completato la predisposizione delle condizioni per l'esercizio delle funzioni loro attribuite dal Titolo V.

Sono consistenti i riflessi di questo possibile scenario di federalismo scolastico sull'impianto organizzativo e i modelli di governance sia del sistema d'istruzione nel suo complesso che delle istituzioni scolastiche.

La modernizzazione della "macchina statale" impone la costruzione di uno Stato "stratega ed efficiente" che opera all'interno di un quadro istituzionale nel quale una pluralità di soggetti istituzionali sono chiamati a cooperare per perseguire risultati di efficienza al servizio dei cittadini.

Si tratta di spianare la strada ad un progetto che ha la propria forza nel mettere le Regioni, le Autonomie locali, le istituzioni scolastiche nella condizione di esercitare le proprie responsabilità e di spostare l'attenzione dalla quantità delle risorse alla qualità dei livelli di apprendimento degli studenti.
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