Se smetti di marinare ti paghiamo il cinema

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Se smetti di marinare ti paghiamo il cinema

Messaggiodi edscuola » 8 giugno 2008, 8:50

da LASTAMPA.it

LE SCUOLE FRANCESI IN CRISI DISPERATA USANO LA FANTASIA

Se smetti di marinare ti paghiamo il cinema

Parigi: biglietti gratis agli alunni per combattere l’assenteismo scolastico


DOMENICO QUIRICO

CORRISPONDENTE DA PARIGI
Strabiliante contrappasso! Una volta le ronde familiari, quando intraprendevano l’imperterrito metodo della retata, li scovavano lì, era il cinema la tortuga della maggior parte dei reprobi, acquattati nelle file più scure, negli angolini meno verificabili delle sale dell’Exagone. Eccoli smascherati, pronti per lo sculacciamento, gli specialisti del «taglio», gli stakanovisti nella «sèche», ovvero i picari dell’assenteismo scolastico. Ora invece al cinema gli ex reprobi entrano con la benedizione, con il biglietto pagato, addirittura con il diploma di merito.

La svolta è netta, occorre spiegare. In Francia c’è, tra gli altri, un problemino: 275 mila allievi delle scuole medie e superiori almeno per quattro giorni al mese non si presentano in classe; la campanella per loro è annuncio di fatiche da galeotti, di spasmi da fachiri. Altro che studenti che si alzano quando entra il maestro: queste legioni di renitenti non vogliono neppure rischiare la tentazione. Negli istituti professionali la diserzione poi è di massa: arriva al dieci per cento. Marzo, il mese che mette nelle ossa le fragranze smemoranti della primavera incipiente, segna vette esagerate del 20 per cento. Settembre, quando forse i ricordi estivi sbrogliano la noia del banco, il dato scende sotto il due per cento.

Allora è nata l’idea, per spingere questi Franti irriducibili a onorare con la loro presenza assidua le classi, di premiarli. A far da pilota la scuola professionale Louis Lumière a Chelles in Seine-et-Marne. Lo sfondo qui è cupissimo. Il 75 per cento degli studenti si ritira prima di essere arrivato all’esame del diploma. I libretti scolastici sono Beresine pedagogiche, antologie di passi falsi, un massiccio centrale di traguardi mancati. Quest’anno l’istituto ha perso le tracce di duecento allievi. Ribaldi incapaci di sottrarsi alla dieta quotidiana di traffici e godurie necessarie per campare nella cité; oppure vittime dello spleen invincibile del ripasso, del cafard dell’interrogazione, della noia della prova in classe. Il secondo trimestre è stato un festival della diserzione, ogni giorno i professori vedevano il gregge dei discepoli restringersi a vista d’occhio. Allora è venuta l'idea che sta contagiando anche altre scuole «difficili»: istituire un diploma di merito per gli assidui e poiché, come ben sanno i generali, le medaglie da sole non bastano per stimolare l'eroismo (frequentativo) si è pensato a distribuire biglietti per i cinema della zona. La prima cerimonia di premiazione degli eroi della presenza si è tenuta questa settimana; sessanta stakanovisti su 900 allievi dell’istituto. Si spera che facciano modello.

C’è chi dubita, ci sono studenti che esigono di essere lustrati con ninnoli colossali, altro che cinema. Come la diciottenne Pascaline, che ha raccontato di aver abbandonato quelle lugubri aule dal settembre scorso: «Un regalo può farmi cambiare idea? Dipende dal regalo: per una televisione schermo piatto potrei anche rifletterci». Gli inventori della formula scuola-cinema devono essere consapevoli di questi appetiti concretissimi: e infatti si parla già di pagare gli allievi che fanno apprendistato negli istituti professionali.

Al ministero della educazione guardano, certo, con simpatia alle iniziative che puntano sulla carota. Non dimenticano però che anche il bastone ha le sue indubbie qualità rettificative. Al grido di battaglia di «vincere l’assenteismo a ogni costo» si è scatenata dunque una offensiva parallela rivolta a quelli che non hanno particolari predilezioni per la settima arte. Si punta su una combinazione ritenuta risolutiva: nuove tecnologie e antica paura dei genitori. Ricapitolando: appello sistematico a ogni inizio di lezioni, registrazione degli assenti sul computer, invio dati alla direzione scolastica che in mattinata informa i genitori. Alla seconda segnalazione l’allievo viene convocato al consiglio Principale di educazione. Alla terza i genitori devono incontrare il preside. Poi la vicenda, se non si conclude con il ritorno assiduo sui banchi, può assumere toni gravi: si avverte il sindaco, si avvia un procedimento penale, scattano multe, si procede alla sospensione degli assegni familiari se i genitori risultano indifferenti o distratti.

C’è abbastanza per convincere quasi tutti a spezzare il pane del sapere sui banchi. Un caso viene continuamente citato come modello: l’istituto tecnico professionale Paul-Le-Rolland a Drancy in Seine-Saint-Denis. Era il peggiore del dipartimento, tutto crucci, affanni, disastri. Con la linea dura l’assenteismo è diminuito in due anni del 40 per cento e il tasso di promozione alla maturità è passato dal 31 al 70 per cento dello scorso anno. Senza neanche un biglietto del cinema.
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