da Repubblica
Debiti Tarsu, istituti nei guai scattano i primi pignoramenti
Palermo
In Sicilia le scuole che non pagano la tassa sui rifiuti rischiano il pignoramento del fondo d´istituto. La norma varata due mesi fa dal governo Prodi e che solleva dal gravoso impegno economico le scuole del resto d´Italia non vale nell´Isola per effetto dello Statuto speciale. La conferma arriva dal ministero dell´Istruzione: nei prossimi giorni migliaia di istituti "morosi" rischiano la sgradita visita dell´ufficiale giudiziario. È già accaduto all´istituto magistrale Rosina Salvo di Trapani, ma presto potrebbe succedere anche a Palermo, dove molte scuole hanno con i Comuni debiti a quattro zeri. La denuncia arriva dal presidente dell´Asas (l´Associazione delle scuole autonome della Sicilia), Roberto Tripodi. Ma anche il preside del Salvo di Trapani, Leonardo Chiara, ammette che l´impossibilità di spendere i 45 mila euro pignorati avrà conseguenze pesanti: «L´attività didattica presto si bloccherà», spiega.
A Palermo gli istituti che nel corso degli anni hanno accumulato debiti per decine di migliaia di euro sono moltissimi. Il nautico Gioeni Trabia, a titolo di esempio, deve al Comune 150 mila euro; il tecnico industriale Volta 100 mila euro. Il rischio è che queste scuole si vedano applicate da un giorno all´altro le "ganasce fiscali" alle auto di servizio e si ritrovino con ingenti cifre del fondo d´istituto bloccate. Ma non solo. Un eventuale stop alla spesa potrebbe mettere a rischio il pagamento dei supplenti e degli incarichi extra conferiti ai docenti di ruolo, ma anche la manutenzione ordinaria.
Sta di fatto che «se le scuole palermitane dovessero ricevere lo stesso trattamento riservato all´istituto di Trapani, sarebbero seriamente nei guai», dice il presidente dell´Asas. Che accusa: «Siamo nelle mani di nessuno: la verità è che gli enti locali sbagliano, mentre la Regione non si occupa dei problemi delle scuole».
m. d. b. - s. i.