Lettera aperta al ministro Gelmini

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Lettera aperta al ministro Gelmini

Messaggiodi edscuola » 15 maggio 2008, 15:18

da Tecnica della Scuola

Lettera aperta al ministro Gelmini
di Movimento insegnanti da abilitare

Gentilissima Ministra Avvocatessa Mariastella Gelmini, Siamo un gruppo di insegnanti che stanno lavorando presso degli istituti pubblici e privati di diverso ordine e grado.
Siamo accomunati dal fatto di essere insegnanti sprovvisti di abilitazione all’insegnamento pur lavorando per la scuola da più anni e viviamo malissimo questa condizione di inferiorità rispetto ai nostri colleghi che svolgono la medesima mansione, ma sono abilitati.
Per questo ci siamo riuniti nel Movimento degli Insegnanti Da Abilitare (MIDA) che comprende colleghi su tutto il territorio nazionale. Dal 2004 lo Stato (Governo) non ha più concesso le stesse (pari) opportunità che i nostri colleghi hanno avuto per abilitarsi. Dunque, non siamo abilitati all’insegnamento per due motivi: l’impossibilità di essere ammessi tutti ai corsi biennali di specializzazione indetti dalle Ssis (Scuola Interateneo di Specializzazione all'Insegnamento nella Scuola Secondaria Superiore) perché a numero chiuso, nonostante tutti noi risultiamo attualmente inseriti nel circuito dei docenti scolastici da più anni e la Costituzione Italiana sancisca il diritto per il lavoratore a formarsi in merito alla professione che sta svolgendo; l’impossibilità di accedere ai corsi abilitanti (ex legge 143/2004, articolo 2, comma 1, e decreto ministeriale 85/2005, ministero Moratti) per la mancanza dei 360 giorni di servizio maturati tra il 1 settembre 1999 e il 6 giugno 2004 richiesti come prerequisito per l’iscrizione (oggi ampiamente maturati).
Durante l’appena terminata campagna elettorale, abbiamo preso contatti con diversi esponenti politici impegnati nel campo dell’istruzione (Onorevole Aprea, Senatore Valditara, Senatore Davico, Onorevole Grimoldi, ecc). Queste persone ci hanno ascoltati più volte e ci hanno garantito che il PDL e la Lega Nord, se avessero vinto le elezioni, non avrebbero chiuso le porte in faccia a chi per tutti questi anni ha sostenuto la scuola italiana.
Ci hanno, infatti, garantito un corso di specializzazione con esame di Stato finale abilitante (scritto ad esempio nel programma della Lega Nord, ove si veda "obiettivi strategici", penultimo punto: avviamento all’insegnamento per i docenti già inseriti nella scuola da almeno 360 giorni attraverso il completamento della loro formazione dall’autunno 2008, mediante corsi integrativi di didattica, discentologia e docimologia con esame di Stato finale, in base alle classi di concorso scelte).
Oggi al Ministero per la Pubblica Istruzione sono state nominate delle persone con cui noi non abbiamo preso quegli accordi preelettorali (le promesse di cui il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha detto, già nel suo primo discorso al consiglio dei Ministri, sarebbero state da mantenere quanto prima), ma di cui giovano e gioveranno, visto che l’espressione del nostro voto è stata determinata proprio da quegli impegni.
Gli insegnanti del Mida chiedono dunque che le promesse fatte in campagna elettorale vengano mantenute. Nello specifico chiediamo: l’indizione di un nuovo corso speciale abilitante per l’Anno Accademico 2008/2009 per le persone che hanno prestato 360 giorni di servizio presso delle scuole italiane, o in alternativa l’iscrizione riservata di tutti gli insegnanti che hanno maturato i 360 giorni di servizio presso i corsi di specializzazione abilitanti (Ssis) durante l’Anno Accademico 2008/09 previsti dalla normativa vigente e legge finanziaria 2008 o in alternativa la possibilità a chi ha maturato i 360 giorni di servizio di abilitarsi mediante l’scrizione ad esami universitari integrativi sulla didattica presso la Ssis relativi le materie della classe di concorso a cui si è iscritti già dall’anno Accademico 2008/09; Inoltre, visto che per sapere in quale classe di concorso un docente può essere inserito per l’insegnamento, si fa riferimento ad una normativa aggiornata, ma non fino ai giorni nostri, si richiede l’impegno ad aggiornare il d.m. 39/1998 già rivisto dal d.m. 22/2005 in quanto molti diplomi di laurea non sono stati nemmeno presi in considerazione come nemmeno la compatibilità di diversi esami curriculari. Aggiungiamo che noi non siamo citati dalla legislazione italiana dal 2004 (ultimo corso abilitante varato dal Ministero Moratti), ma stiamo sostenendo la scuola italiana come tutti i nostri colleghi: sostituiamo anche le assenze dei colleghi iscritti alle Ssis, che come compenso pubblicano sui giornali il loro giudizio su di noi dicendo che siamo dei pelandroni perché non frequentiamo la Ssis: ma visto che il numero è chiuso, per forza ci sarà sempre qualcuno fuori! Il sistema è appropriato per i neo laureati: per chi insegna da più anni, l’Università dei precedenti Ministeri (tranne quello dell’ex Ministro Fioroni) ha previsto un corso riservato, non necessariamente più breve, ma accessibile (=senza numero chiuso) agli insegnanti.
Ora, visto che la Costituzione Italiana recita che tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge (articolo 3), la Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto (articolo 4), che la Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica (articolo 9), che l'arte e la scienza sono libere e libero ne è l'insegnamento (articolo 33, comma 1), che è prescritto un esame di Stato per l'ammissione ai vari ordini e gradi di scuole o per la conclusione di essi e per l'abilitazione all'esercizio professionale (articolo 33, comma 5), che la Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni e cura la formazione e l'elevazione professionale dei lavoratori (articolo 35, commi 1 e 2), noi riteniamo di avere tutti i diritti e soprattutto i requisiti per chiedere la possibilità di abilitarci (già dal prossimo Anno Accademico come del resto ci è stato promesso). Noi saremo contenti di pagarci le relative tasse universitarie anche perchè abbiamo gli stessi requisiti dei colleghi che hanno usufruito del corso abilitante ex legge 143/2004, articolo 2, comma 1, e decreto ministeriale 85/2005 (ministero Moratti) e abbiamo tutti intrapreso un corso di studi che non prevedeva la Ssis per abilitarci all’insegnamento. Il fatto di non essere abilitati è puramente frutto di un gap burocratico legislativo e di una volontà politica che non riusciamo a capire, perché non sappiamo di quale colpa siamo macchiati per essere trattati male così da uno Stato per cui lavoriamo e da una classe politica che fino ad oggi non ci ha ancora nemmeno nominati.
Chiediamo unicamente la formazione specifica solo a noi negata per poter concludere i nostri studi.
Visto che sappiamo che questo gap legislativo dipende esclusivamente dalla volontà politica del Ministero in carica, chiediamo cortesemente di non dover più subire una disparità di trattamento come quella di insegnare senza abilitazione.
Nella speranza di avere una risposta precisa e dichiarata pubblicamente, porgiamo distinti saluti.

Bra, 14 maggio 2008
Barbara Borriero, Ida Gasparretti, Andrea Conti, Silvia Rolando, Laura Murgi, Sandro Blasutto, Elisa Brizio, Letizia Fiora, Caterina Ferroglio, Sonia Cavaglià, ecc. del Mida
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