da Il Tempo
I nodi dell'istruzione tra precariato, debiti e accesso all'università
Tra i nodi impellenti che il ministro Gelmini sarà chiamato a risolvere c'è la questione dei corsi di recupero estivi dei debiti scolastici decisa in volata dal ministro Fioroni con un'ordinanza ministeriale. La questione ha suscitato un mare di polemiche anche perchè non c'è chiarezza sulle modalità per realizzarli.
Un'altro problema spinoso è il precariato. Su quest'ultimo punto sarà difficile che il nuovo ministro possa dare risposte immediate alle richieste dei sindacati visto che la Finanziaria 2007 ha fissato già le quote: 50mila assunzioni di docenti e 10.000 di Ata. L'ex ministro Padoa Schioppa ha fatto sapere che si può arrivare al massimo a 20-25 mila assunzioni: complici il basso numero di pensionati (meno di 20 mila) e l'esigenza di ridurre gli organici della scuola già da settembre (11.000 posti in meno). E il nuovo governo avrà pochissimo tempo a disposizione per risolvere il problema.
Sul fronte universitario restano in sospeso, per stessa ammissione del ministro uscente Mussi, la questione del regolamento dei ricercatori alla riforma dei concorsi di prima e seconda fascia e il progetto di riforma della governance degli atenei. Inoltre gli studenti chiedono l'abrogazione della legge che introduce in Italia il numero chiuso e la stesura di un nuovo decreto sull'accesso all'università.