da LASTAMPA.it
Fioroni all'esame di riparazione
Dopo le contestazioni della scorsa settimana, martedì sera Fioroni risponderà in diretta tv alle domande dei ragazzi
A CURA DI GIULIANO ADAGLIO
Erano più di 300 mila gli studenti scesi in piazza venerdì: un numero consistente, certamente "gonfiato" dai soliti furbi che hanno approfittato dell'occasione per saltare un giorno di lezione, ma un numero che fa riflettere. Il primo a raccogliere con forza il messaggio degli studenti è stato lo stesso Fioroni: nel pomeriggio di venerdì, infatti, il Ministro ha risposto alle contestazioni con un comunicato, nel quale invita i ragazzi a riflettere sulle finalità della riforma.
Fioroni ammette di non poter chiedere ai ragazzi di condividere in toto le decisioni prese dal Ministero, ma chiede agli stessi di ripensare la riforma in funzione del loro futuro: l'obbligo di saldare i debiti prima dell'inizio dell'anno scolastico è, a detta di Fioroni, un passo avanti verso una scuola più seria e selettiva, nell'auspicio che essa possa diventare la fucina della futura classe dirigente.
Mercoledì il Ministro incontrerà il Forum delle associazioni studentesche e proverà ancora una volta a raccogliere le preoccupazioni e le perplessità dei ragazzi. Nel frattempo si moltiplicano le iniziative volte a raccogliere le opinoni dei protagonisti e, in particolare, le ragioni della protesta di venerdì scorso. Anche il network televisivo MTV, popolarissimo tra i giovani, ha indettoper martedì 16 ottobre una serata dedicata al tema, con tanto di faccia a faccia in diretta tv con il numero uno di viale Trastevere.
La trasmissione, intitolata "Pugni in tasca: scuola sotto esame", permetterà agli studenti-telespettatori di porre in tempo reale le proprie domande al Ministro, che si troverà a dover affrontare una platea decisamente più ampia del normale. Oltre alle domande formulate dai ragazzi ospiti in studio, infatti, Fioroni sarà chiamato a rispondere a quelle raccolte dal blog di MTV, dove al momento, le voci di dissenso e protesta prevalgono nettamente su quelle favorevoli alla riforma. Come dire che, dopo la piazza tradizionale, anche la "piazza telematica" è pronta a scendere in campo contro il ministro dell'Istruzione.