da La Stampa
Bastico, premi agli alunni? Meglio i libri che i soldi
ROMA
Mariangela Bastico, vice ministro della Pubblica Istruzione, commenta l’esperimento di New York di “pagare! i buoni voti con denaro proponendo in regalo agli studenti dei libri al posto dei dollari.
«Il principio di premiare il merito è assolutamente condivisibile tanto è vero che anche noi abbiamo imboccato questa strada con il decreto sulle eccellenze che introduce riconoscimenti tangibili per gli studenti brillanti e dunque per chi ha preso 110 e lode alla maturità, per i vincitori delle olimpiadi di matematica, fisica, per coloro che in più anni di corso hanno riportato la media dell’otto, ecc... In Italia, però, non abbiamo scelto la monetizzazione del valore in senso stretto preferendo optare per bonus spendibili in libri, corsi di studio, viaggi d’istruzione e cose simili. Insomma, invece di regalare 30 dollari per un test ben riuscito di matematica, preferiamo donare prodotti culturali».
Anche per quanto riguarda la decisione presa negli Usa di rimpinguare pure il portafoglio dei professori se il livello di preparazione della classe cresce, il viceministro Bastico suggerisce un modello diverso. «La valorizzazione degli insegnanti è un obiettivo molto importante ma ritengo che possa essere perseguito seguendo altre vie, introducendo una “carriera” ad esempio. Tuttavia si può pensare a riconoscimenti per le scuole. Dobbiamo riuscire a misurare il livello di competenza dei ragazzi in entrata e in uscita da un ciclo di studi. La “crescita” di ogni studente, tenendo conto del tipo di scuola, della condizione di partenza e di altri fattori, diventa un elemento che misura quanto ha appreso. In questo senso si potranno prevedere riconoscimenti da destinare non ai singoli docenti ma alla scuola, intesa come comunità, che è riuscita a far raggiungere un buon livello di apprendimento ai propri alunni».