da LASTAMPA.it
Quasi 280 mila domande per il concorso per professori
Mancano meno di due giorni alla scadenza del bando per partecipare al concorso a cattedra per i docenti della scuola, 280 mila le domande e solo 11.542 posti disponibili.
Nonostante la crisi di identità, e non solo, in cui versa la scuola italiana fare il professore rimane l’obiettivo di tanti laureati: sarà il tempo di crisi, ma per partecipare al concorso che mette in palio 11.542 posti «veri» per docenti, ovvero cattedre e non accesso a graduatorie, sono quasi 280 mila le domande presentate a 36 ore dalla scadenza del bando, prevista improrogabilmente per domani alle 14 quando si «spegnerà» il sito dedicato.
La stima, fatta dalla rivista specializzata Tecnica della scuola, comprende 60 mila domande non ancora perfezionate e sicuramente un quantitativo di candidati che non rientreranno nei criteri del bando. Ma è anche vero che nelle ultime ore saranno ancora centinaia, se non migliaia, le domande indirizzate al sito del Miur «Istanze on line», con alla fine una media di un posto in cattedra messo in palio almeno ogni 20 candidati. Ben oltre la stima fatta da Viale Trastevere di circa 160 mila probabili candidati.
La domanda di partecipazione al concorso, (esclusivamente online e per una sola regione) permetterà l’accesso alle prove preselettive che potrebbero svolgersi fin dai primi giorni di dicembre. In alcuni casi, nelle regioni con maggiori richieste, si potrebbe anche arrivare a svolgere i test (ogni candidato avrà i suoi 50 su 3.500 resi pubblici 20 giorni prima) a ridosso di Natale.
I candidati al «concorsone» (il numero dei vincitori sarà pari al numero dei posti messi in palio) avranno tempo, inoltre, fino al 21 novembre (sempre ore 14) per inserire o modificare i “titoli valutabili”.
La prova nazionale di preselezione, computer-based, è volta ad accertare le capacità logiche, di comprensione del testo, le competenze digitali nonché quelle linguistiche: 50 quesiti a risposta multipla a cui rispondere in 50 minuti (18 di comprensione del testo, 18 di logica, 7 di informatica e 7 di lingua straniera).
Chi la supererà avrà accesso alla prova scritta che consisterà in una serie di quesiti a risposta aperta, finalizzati a valutare la padronanza delle competenze professionali e delle discipline oggetto di insegnamento, anche attraverso riferimenti interdisciplinari.
L’ultimo scoglio, la prova orale, sarà costituita da una lezione simulata, della durata massima di 30 minuti, su un argomento estratto dal candidato 24 ore prima e da un colloquio immediatamente successivo alla lezione (30 minuti al massimo) in cui verranno approfonditi i contenuti, le scelte didattiche e metodologiche della lezione simulata.
Ma la difficoltà preliminare sarà avere tutti i requisiti giusti per partecipare: la rivista ricorda che in particolare diversi candidati non dovrebbero aver conseguito la laurea prima degli 8-10 anni (a seconda degli anni di corso) richiesti dal Miur. «In base a quanto riportato nel bando, questi aspiranti dovrebbero comunque partecipare ai test preselettivi. Solo dopo, prima dello scritto, arriverà l’esclusione».