da Tecnica della Scuola
Indicazioni per l’Insegnamento della religione cattolica
di Lara La Gatta
In Gazzetta Ufficiale i due decreti esecutivi delle intese tra il Miur e la CEI
Il 28 giugno scorso sono state siglate due intese tra Miur e Conferenza episcopale italiana per l'insegnamento della religione cattolica nelle scuole.
In esecuzione dei due accordi sono stati emanati altrettanti decreti, entrambi pubblicati nella Gazzetta Ufficiale n. 242 del 16 ottobre 2012, che entreranno in vigore il 31 ottobre prossimo.
Il D.p.r. 20 agosto 2012, n. 175 contiene indicazioni didattiche per l'insegnamento e le modalità di organizzazione della religione cattolica nelle scuole pubbliche. Resta fermo il diritto per gli studenti di scegliere se avvalersi o non avvalersi dell'insegnamento della religione cattolica.
L'insegnamento della religione cattolica è impartito da insegnanti riconosciuti idonei dalla competente autorità Ecclesiastica.
Nelle scuole dell'infanzia e nelle scuole primarie, l'insegnamento della religione cattolica, nell'ambito di ogni istituzione scolastica, può essere affidato dall'autorità scolastica, sentito l'ordinario diocesano, agli insegnanti della sezione o della classe riconosciuti idonei e disposti a svolgerlo, i quali possono revocare la propria disponibilità prima dell'inizio dell'anno scolastico.
Gli insegnanti incaricati di religione cattolica fanno parte della componente docente negli organi scolastici con gli stessi diritti e doveri degli altri insegnanti ma partecipano alle valutazioni periodiche e finali solo per gli alunni che si sono avvalsi dell'insegnamento della religione cattolica. Nello scrutinio finale, nel caso in cui la normativa statale richieda una deliberazione da adottarsi a maggioranza, il voto espresso dall'insegnante di religione cattolica, se determinante, diviene un giudizio motivato iscritto a verbale.
Il successivo D.p.r. 20 agosto 2012, n. 176 disciplina, invece, l’esecuzione dell’intesa per l'insegnamento della religione cattolica nelle scuole del secondo ciclo di istruzione e nei percorsi di istruzione e formazione professionale. Le indicazioni didattiche sono, in questo caso, differenziate a seconda dell’indirizzo: licei, istituti tecnici, istituti professionali ed istruzione e formazione professionale (IeFP).