da tuttoscuola.com
La Cgil chiede al Parlamento di fermare il concorso
A meno di quattro giorni dall’uscita del bando di concorso per docenti, la Cgil-scuola – da sempre contraria alla selezione meritocratica senza avere prima svuotato le graduatorie ad esaurimento – tenta l’ultima carta per fermare il bando annunciato da Profumo, rivolgendosi direttamente alle Camere, affinché convinca Profumo a desistere.
Queste motivazioni che hanno spinto il sindacato di Pantaleo a rivolgersi al Parlamento.
“La FLC CGIL ha inviato al Parlamento italiano un appello perché si faccia promotore della sospensione delle procedure per il bando di concorso a cattedre autorizzato dal Governo Monti nella seduta del 24 agosto del consiglio dei Ministri.
La FLC CGIL ritiene che l’attuale fase non sia adatta per bandire un concorso i cui fondi potrebbero essere destinati alle tante esigenze della scuola italiana, come ha dimostrato la recente indagine OCSE, ma anche il grido di aiuto delle tante istituzioni scolastiche che rischiano di non poter garantire ai loro alunni un’adeguata offerta formativa.
I tagli del governo Berlusconi uniti alla spending review del governo Monti sono un combinato deleterio per la scuola pubblica.
La FLC CGIL ritiene sia prioritario avviare un piano di investimenti sia in risorse economiche che di organico che tenga conto delle reali esigenze della scuola, che favorisca la continuità didattica attraverso la stabilizzazione di quei precari che da molti anni con professionalità operano nelle istituzioni scolastiche.
La FLC CGIL ha chiesto da tempo l’apertura di un tavolo di confronto sui temi del reclutamento: la risposta non può essere un concorso affrettato.”