da tuttoscuola.com
Sono 8.180 gli esuberi: oltre 7 mila nelle superiori
Uno studio puntuale della Cgil-scuola
Il triennio di razionalizzazione degli organici, previsto a suo tempo dalla manovra finanziaria Tremonti-Gelmini, si è già concluso l’anno scorso, ma gli effetti di trascinamento si fanno sentire ancora, soprattutto sulla secondaria superiore tuttora in piena fase di riforma.
Dopo i trasferimenti degli insegnanti dei diversi ordini di scuola, tenendo conto dei pensionamenti, il quadro complessivo delle disponibilità dei posti rimasti vacanti e dei docenti in soprannumero (esuberi) al 1° settembre prossimo appare molto chiaro e preoccupante.
Il sindacato flc-cgil ha curato uno studio in proposito, nel quale provincia per provincia e per ogni classe di concorso viene riportata la situazione, a trasferimenti conclusi, delle disponibilità e degli esuberi per la scuola secondaria superiore.
Gli esuberi complessivi, secondo il calcolo sindacale (www.flcgil.it), sono 8.180, di cui 7.347 nelle superiori, 436 nella secondaria di I grado e 397 nella primaria.
Sono le province meridionali ad avere il maggior numero di esuberi, a causa principalmente del concomitante calo demografico.
Alcune centinaia di esuberi potrebbero scomparire se diventerà norma definitiva un emendamento ad decreto legge sulla spending review che estende a loro la possibilità di pensionamento al 31 agosto secondo le precedenti norme più favorevoli.