Appello docenti inidonei

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Appello docenti inidonei

Messaggiodi edscuola » 10 luglio 2012, 8:34

da Tecnica della Scuola

Appello docenti inidonei

Gentili colleghi di tutte le regioni italiane,

noi docenti utilizzati della provincia di Sassari a seguito di quanto stabilito dal D.L. Spending Review e in considerazione delle sue conseguenze, abbiamo provveduto, come COPDUS (Coordinamento provinciale docenti utilizzati - Sassari) a spedire, tra sabato e domenica mattina, varie lettere, via mail, mirate ad ottenere una rettifica del comma 13 art. 14 all'onorevole Bersani, a TUTTI i componenti della commissione cultura del Senato e della Camera, al Presidente della Repubblica.
Abbiamo "personalizzato" le varie lettere e le abbiamo inoltrate, in più copie, per aumentarne la possibilità di lettura, dall'indirizzo del nostro Coordinamento, del nostro blog, dai nostri indirizzi di posta personale.
Per i colleghi di tutte le regioni d'Italia che volessero fare altrettanto, pubblichiamo di seguito i modelli di lettera ai quali potrete aggiungere il vostro mittente. Accludiamo anche gli indirizzi. In questo momento è determinante stare tutti uniti e far sentire all'unisono lo sdegno derivante dall'inaudito trattamento al quale ci si vuole coattivamente sottoporre.
Ecco i modelli delle varie lettere:

1) Per la Commissione cultura della camera solo PD
coscia_m@camera.it
bachelet_g@camera.it
debiasi_e@camera.it
depasquale_r@camera.it
detorre_l@camera.it
levi_r@camera.it
lolli_g@camera.it
mazzarella_e@camera.it
melandri_g@camera.it,
pes_c@camera.it
rossa_s@camera.it
russo_a@camera.it,
siragusa_a@camera.it
tocci_w@camera.it

Ill.ssimo/a On.

Noi Docenti Inidonei di...............,
chiediamo alla luce di quanto previsto dal D.L. Spending review l’abrogazione del comma 13 dell’art. 14 (di cui riportiamo il testo di seguito).
Le chiediamo di coinvolgere, a tutela del nostro ruolo, i colleghi del suo partito presenti in commissione ed in Parlamento. Solleciteremo anche i vertici del suo partito, considerata l’urgenza e la drammaticità della decisione che si sta prendendo.
Diversamente se il decreto venisse convertito in legge, così come formulato, saremo cancellati non solo come lavoratori ma, soprattutto, alienati nella nostra dignità di persone già sofferenti e penalizzate dalle più svariate patologie.
Un Governo miope esordo, apparentemente democratico, volutamente ignora tutto ciò. Ricordiamo che la nostra epurazione varrebbe al Governo la “miserabile” cifra di 100 milioni di euro con il solo “vantaggio“ di sottrarre dei posti di lavoro alla categoria Ata.
Tuttora i mass media divulgano la notizia che il settore scuola è stato salvaguardato dai tagli. Noi sappiamo, e voi sapete, che si sta, INVECE, intervenendo soprattutto su un settore che produce cultura. Denunceremo tale situazione con ogni mezzo.
Ci colpisce la dichiarazione dell'onorevole Bersani che difende, con enfasi, legittimamente, la sanità, NON PRONUNCIANDOSI sulla situazione della scuola della quale siamo componente.
Crediamo che non siano necessari ulteriori commenti o argomentazioni, pertanto ci affidiamo solo alla coscienza e al buon senso di chi può aiutarci e affermiamo che sapremo riconoscere da che parte sta la democrazia e la giustizia sociale al prossimo appuntamento elettorale. Sicuri di una soluzione politica della nostra vertenza
CHIEDIAMO, insieme ad alcuni gruppi di base presenti nel territorio nazionale, un incontro, a brevissima scadenza, con Lei e la Commissione Cultura.

2) Per la Commissione cultura del Senato:

possa_g@posta.senato.it
vita_v@posta.senato.it
barelli_p@posta.senato.it
valditara_g@posta.senato.it
marcucci_a@posta.senato.it
asciutti_f@posta.senato.it
bevilacqua_f@posta.senato.it
caruso_a@posta.senato.it
ceruti_m@posta.senato.it
defeo_d@posta.senato.it
firrarello_g@posta.senato.it
franco_v@posta.senato.it
garavaglia_mariapia@posta.senato.it
giambrone_f@posta.senato.it
leoni_g@posta.senato.it
milone_g@posta.senato.it
peterlini_o@posta.senato.it
procacci_g@posta.senato.it
sibilia_c@posta.senato.it
soliani_a@posta.senato.it
strano_a@posta.senato.it
villari_r@posta.senato.it

Ill.ssimo/a On.
Noi Docenti Inidonei di....................,
chiediamo alla luce di quanto previsto dal D.L. Spending review l’abrogazione del comma 13 dell’art. 14 (di cui riportiamo il testo di seguito).
Le chiediamo di coinvolgere, a tutela del nostro ruolo, i colleghi del suo partito presenti in commissione ed in Parlamento.
Solleciteremo anche i vertici del suo partito, considerata l’urgenza e la drammaticità della decisione che si sta prendendo.
Diversamente se il decreto venisse convertito in legge, così come formulato, saremo cancellati non solo come lavoratori ma, soprattutto,alienati nella nostra dignità di persone già sofferenti e penalizzate dalle più svariate patologie.
Un Governo miope e sordo, apparentemente democratico,volutamente ignora tutto ciò. Ricordiamo che la nostra epurazione varrebbe al Governo la “miserabile” cifra di 100 milioni di euro con il solo “vantaggio“ di sottrarre dei posti di lavoro alla categoria Ata.
Tuttora i mass media divulgano la notizia che il settore scuola è stato salvaguardato dai tagli . Noi sappiamo, e voi sapete, che si sta, INVECE, intervenendo soprattutto su un settore che produce cultura. Denunceremo tale situazione con ogni mezzo.
Crediamo che non siano necessari ulteriori commenti o argomentazioni, pertanto ci affidiamo solo alla coscienza e al buonsenso di chi può aiutarci e affermiamo che sapremo riconoscere da che parte sta la democrazia e la giustizia sociale al prossimo appuntamento elettorale.
Sicuri di una soluzione politica della nostra vertenza chiediamo, insieme ad alcuni gruppi di base presenti nel territorio nazionale, un incontro, a brevissima scadenza, con Lei e la Commissione Cultura.

3) AI PARLAMENTARI VARI DEL PD DI CAMERA E SENATO

bindi_r@camera.it,
franceschini_d@camera.it
castagnetti_p@camera.it
dantoni_s@camera.it
info@massimodalema.it
fioroni_g@camera.it
letta_e@camera.it
pollastrini_b@camera.it
calvisi_g@camera.it
fadda_p@camera.it
marrocu_s@camera.it
schirru_a@camera.it
anna.finocchiaro@senato.it
casson_f@posta.senato.it
latorre_n@posta.senato.it
bonino_e@posta.senato.it
antoni.cabras@tiscali.it
marini_f@posta.senato.it,
scanu_g@posta.senato.it
mail@francescosanna.com
sircana_s@posta.senato.it

Ill.ssimo/a On.
Noi docenti inidonei di......................,
chiediamo alla luce di quanto previsto dal D.L. Spending review l’abrogazione del comma 13 dell’art. 14 (di cui riportiamo il testo di seguito).
Le chiediamo di coinvolgere, a tutela del nostro ruolo, i colleghi del suo partito presenti in commissione ed in Parlamento. Solleciteremo anche i vertici del suo partito, considerata l’urgenza e la drammaticità della decisione che si sta prendendo.
Diversamente se il decreto venisse convertito in legge, così come formulato, saremo cancellati non solo come lavoratori ma, soprattutto,alienati nella nostra dignità di persone già sofferenti e penalizzate dalle più svariate patologie.
Un Governo miope e sordo, apparentemente democratico,volutamente ignora tutto ciò. Ricordiamo che la nostra epurazione varrebbe al governo la “miserabile” cifra di 100 milioni di euro con il solo “vantaggio “di sottrarre dei posti di lavoro alla categoria Ata.
Tuttora i mass media divulgano la notizia che il settore scuola è stato salvaguardato dai tagli.
Noi sappiamo,e voi sapete, che si sta, INVECE, intervenendo soprattutto su un settore che produce cultura. Denunceremo tale situazione con ogni mezzo.
Ci colpisce la dichiarazione dell'onorevole Bersani che difende, con enfasi,legittimamente,la sanità, NON PRONUNCIANDOSI sulla situazione della scuola della quale siamo componente.
Crediamo che non siano necessari ulteriori commenti o argomentazioni, pertanto ci affidiamo solo alla coscienza e al buonsenso di chi può aiutarci e affermiamo che sapremo riconoscere da che parte sta la democrazia e la giustizia sociale al prossimo appuntamento elettorale.

4) LETTERA A BERSANI
bersani_p@camera.it

Gentile Onorevole BERSANI,

Noi Docenti Inidonei siamo rimasti colpiti dalla sua dichiarazione con la quale difende, legittimamente, la sanità, IGNORANDO, con il silenzio, la situazione della scuola della quale siamo componente importante.
Sottolineiamo che garantiamo, in qualità di docenti utilizzati in altri compiti, la gestione delle biblioteche scolastiche, dei laboratori e di tutte le attività che gravitano attorno alla didattica.
Confidiamo nella sua anima di sinistra affinché Lei tuteli i diritti dei lavoratori di CULTURA quali noi siamo.
Siamo INDIGNATI nel constatare che si pensi che l’operazione che ci riguarda varrebbe al governo la “miserabile”cifra di 100 milioni di euro con il solo “vantaggio“ di sottrarre dei posti di lavoro alla categoria Ata. Siamo DETERMINATI nel proseguire la nostra lotta.
Siamo DISPOSTI a riconoscere da che parte sta la democrazia e la giustizia sociale al prossimo appuntamento elettorale. Ricordiamo che la nostra EPURAZIONE varrebbe al Governo la miserabile cifra di 100 milioni di euro.
Crediamo non siano necessari ulteriori commenti o argomentazioni ma ci affidiamo solo alla coscienza di chi può aiutarci e che sapremo debitamente ricambiare appena ne avremo occasione.

5) Lettera al Presidente della Repubblica

https://servizi.quirinale.it/webmail/

Illustre Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano

Siamo un collettivo di docenti inidonei del Coordinamento Provinciale di Sassari (circa 4.500 su tutto il territorio nazionale), città come Lei stesso saprà che ha dato i natali a ben due suoi illustri predecessori, oltre che ad altri importanti politici che hanno ricoperto altrettante cariche istituzionali di primissimo rilievo.
Abbiamo quindi radicato in noi il senso delle istituzioni della giustizia sociale e dell’equità di cui tanto si parla.
Siamo altresì consapevoli del delicatissimo momento economico e finanziario che il nostro paese sta attraversando, ma riteniamo che nonostante la situazione di gravità non debba essere persa di vista la sensibilità e la coscienza di non coinvolgere chi già è sofferente a causa di gravi problemi di salute che la vita e talvolta il lavoro non gli hanno risparmiato.
Ci appelliamo a Lei Signor Presidente, alla luce di quanto previsto dal D.L. Spending review, implorandola affinché si adoperi per l’abrogazione del comma 13 dell’art. 14 (di cui riportiamo il testo di seguito). Se il decreto venisse convertito in legge, così come formulato, saremo cancellati non solo come lavoratori ma, soprattutto, alienati nella nostra dignità di persone già sofferenti e penalizzate dalle più svariate patologie.
Un Governo miope e sordo, apparentemente democratico, volutamente ignora tutto ciò. La nostra epurazione varrebbe al governo l’esigua cifra di 100 milioni di euro con il solo “vantaggio“ di sottrarre dei posti di lavoro alla categoria Ata.
Ma non si tiene in alcun conto che si stanno spostando dei docenti che per necessità non possono più svolgere la normale attività in aula, ma che seppur afflitti da gravi e importanti patologie mediche e sotto stress psicologico da più di un anno, lavorano con merito riconosciuto garantendo, in qualità di docenti utilizzati in altri compiti, la gestione delle biblioteche scolastiche, dei laboratori e di tutte le attività che gravitano attorno alla didattica.
Signor Presidente, pertanto ci affidiamo alla sua coscienza e al suo buonsenso in qualità di garante della costituzione e della giustizia sociale.
Fiduciosi nell’accoglimento della nostra preghiera Le porgiamo i nostri più sinceri e cordiali saluti




Dal decreto legge n. 95 del 6 luglio 2012- Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini (Supplemento ordinario n. 141/L alla Gazzetta Ufficiale - Serie generale n. 156 del 6 luglio 2012)

comma 13 dell’art. 14
Il personale docente dichiarato permanentemente inidoneo alla propria funzione per motivi di salute, ma idoneo ad altri compiti, entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, con decreto del direttore generale dei competenti uffici scolastico regionale competente transita nei ruoli del personale amministrativo, tecnico e ausiliario con la qualifica di assistente amministrativo o tecnico. Il personale viene immesso in ruolo su tutti i posti vacanti e disponibili nella provincia di appartenenza, tenuto conto delle sedi indicate dal richiedente ovvero su posti di altra provincia a richiesta dell'interessato, e mantiene il maggior trattamento stipendiale mediante assegno personale riassorbibile con i successivi miglioramenti economici a qualsiasi titolo conseguiti. Il personale docente dichiarato temporaneamente inidoneo alla propria funzione per motivi di salute, ma idoneo ad altri compiti, entro 20 giorni dalla data di notifica del verbale della commissione è utilizzato, su posti anche di fatto disponibili di assistente amministrativo o tecnico, prioritariamente nella stessa scuola o comunque nella provincia di appartenenza.
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