da Corriere.it
NO AGLI ESAMI DI RIPARAZIONE A SETTEMBRE
Venerdì il «vaffa day» degli studenti
In contemporanea nelle principali città italiane manifestazioni contro la proposta del ministro dell'Istruzione
MILANO - Più risorse alla scuola nella nuova legge Finanziaria e un no deciso alla reintroduzione degli esami di riparazione a settembre. Soprattutto se a decretare la necessità di arrivare ai «tempi supplementari» è nelle mani di quegli stessi insegnanti che centinaia di video girati con i telefonini e messi in rete su Youtube e altri siti di condivisione video hanno smascherato nel loro pressappochismo o scarsa attitudine all'insegnamento. È su queste basi che è stata organizzata la prima grande mobilitazione degli studenti di questo nuovo anno scolastico, il «V-day della scuola», come è già stato ribattezzato sull'onda del successo ottenuto da Beppe Grillo con la sua adunata anti-politica dello scorso 8 settembre. Una nuova giornata all'insegna del «vaffa», insomma, per dire no a un progetto di riforma che i ragazzi considerano sbagliato e penalizzante.
ESAMI CONTESTATI - L'appuntamento è per venerdì mattina, quando in contemporanea in tutte le principali città italiane, si svolgeranno manifestazioni e cortei per protestare contro l'idea del ministro dell'Istruzione, Giuseppe Fioroni, di superare il meccanismo dei debiti e dei crediti formativi con il ritorno al vecchio metodo delle prove supplementari. Un sistema che gli studenti considerano inaccettabile perché ripristinerebbe la possibilità di una bocciatura anche in presenza di una sola materia insufficiente. I principali appuntamenti saranno a Milano, con la chiamata a raccolta di tutti gli studenti della città per un'assemblea collettiva alla Camera del lavoro; a Napoli con un corteo regionale che partirà da piazza Mancini e arriverà fino al municipio; e a Roma, dove oltre alla sfilata per le vie del centro è previsto un incontro tra una delegazione degli studenti e lo stesso ministro. L'iniziativa varcherà però i confini nazionali: un presidio è infatti previsto anche a Copenaghen, in Danimarca, davanti all'ambasciata italiana.
PETIZIONE ONLINE - All'appuntamento con Fioroni si presenteranno anche Paolo De Nadai e Francesco Fusetti, 19 anni e studente di economia aziendale a Padova il primo, 20 anni e «bocconiano» a Milano il secondo, le due anime del blog Scuolazoo, diventato famoso per la raccolta di tutti i video che denunciano il malcostume diffuso nella scuola italiana, soprattutto a causa di insegnanti che invece di svolgere al meglio il loro lavoro sono stati «pizzicati» durante telefonate private nelle ore di lezione o in atteggiamenti poco edificanti. Il sito, che pubblica anche filmati che raccontano le bravate dei ragazzi, a volte tollerate o più spesso subite da professori del tutto lascivi nei confronti di comportamenti al limite del bullismo, in questi giorni è diventato una cassa di risonanza della mobilitazione. Sulle sue pagine è ad esempio possibile sottoscrivere una petizione, oltre a un sondaggio online contro la riforma Fioroni che ha già raccolto più di 170 mila adesioni. Proprio Scuolazoo ha ribattezzato la giornata come v-day studentesco. «In effetti ci sentiamo anche noi un po' grillini», spiega De Nadai, «perché siamo partiti dal basso e abbiamo un'ispirazione antipolitica, con la volontà di dare una voce ai ragazzi attraverso la rete». E la rete ha dato il suo responso: la reintroduzione degli esami a settembre non s'ha da fare. Oltre alla petizione sono stati inviati migliaia di sms e messaggi istantanei per cercare di coinvolgere il maggior numero possibile di studenti.
FONDI E DISCRIMINAZIONI - «Scendiamo in piazza per ricordare a questo governo che gli impegni presi fino a oggi con noi non sono stati mantenuti», dicono all'Unione degli studenti, l'organizzazione che ha curato la mobilitazione a livello nazionale. «Gli investimenti per la conoscenza in Italia sono ancora insufficienti». E sugli esami di riparazione sono netti: «Il decreto prevede l'assolvimento degli eventuali debiti formativi entro l'inizio dell'anno scolastico successivo. Questo significa che i percorsi di recupero dovranno essere organizzati nel periodo estivo. Sappiamo che le scuole non saranno in grado di organizzare i corsi e non vogliamo accettare la logica che premia chi si può permettere lezioni private e condanna chi parte da una situazione economica di svantaggio».
I PROF ALLA BERLINA - E a proposito di bocciature, il popolo del web di Scuolazoo non sembra avere dubbi: a meritarla sono proprio il ministro Fioroni e gli insegnanti che rappresentano la scuola italiana, come quelli inseriti nella «videcompilation», di presentazione del vaffa day di venerdì che si chiude con un'immagine evocativa: un fotomontaggio in cui lo stesso ministro Fioroni è ritratto con lunghe orecchie da asino.
Ambra Craighero
11 ottobre 2007