Concorso per Dirigenti Scolastici: procedure ferme in Molise

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Concorso per Dirigenti Scolastici: procedure ferme in Molise

Messaggiodi edscuola » 16 maggio 2012, 6:07

da tuttoscuola.com

Concorso per Dirigenti Scolastici: procedure ferme in Molise

Con l’accoglimento della sentenza del Tribunale amministrativo regionale del Molise n.77/2012, la procedura concorsuale entra in una fase critica.

La sentenza, infatti, dopo il ricorso di alcuni partecipanti, individua seri motivi ostativi alla prosecuzione dell’iter di correzione delle prove scritte, rimandando di conseguenza anche l’espletamento delle prove orali.

Tra i venti motivi di impugnazione, risulta particolarmente rilevante l’illegittima composizione della commissione esaminatrice, al cui interno uno dei membri ha ricoperto incarichi sindacali; tale funzione ne rende incompatibile per legge la presenza nella commissione.

Altro motivo di censura è rappresentato poi dalle modalità di valutazione che hanno permesso il superamento delle prove scritte solamente a 11 candidati sui 63 ammessi, un numero di gran lunga inferiore ai posti messi a concorso.

Il Tar nell’ordinanza citata ha evidenziato la fondatezza dei motivi addotti, sospendendo l’intera procedura concorsuale.

Ciò implica la sospensione non solo del decreto con cui la regione Molise ha nominato la commissione giudicatrice, ma anche di “tutti i verbali della Commissione” e l’eventuale provvedimento dell’Ufficio Scolastico Regionale con cui si procedeva all’approvazione di tutti i verbali redatti dalla Commissione esaminatrice e della graduatoria finale con l’elenco degli ammessi alla prova orale di estremi sconosciuti”.

Pertanto, conclude la sentenza, “essendo peraltro provato che uno dei membri della commissione d’esame ha ricoperto incarichi sindacali, incorrendo in una causa di incompatibilità che travolge la legittimità degli atti e della procedura”, accoglie il ricorso e “sospende l’efficacia degli atti impugnati”, fissando” l’Udienza Pubblica del 22 novembre 2012, per la discussione del merito”.

In attesa di nuove notizie, tutto ritorna allo stato della preselezione, unica parte della procedura salvata dalla sentenza.
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