Arrivano le addizionali regionali e la busta paga boccheggia

Rassegna Stampa e News su Scuola, Università, Formazione, Reti e Nuove Tecnologie

Arrivano le addizionali regionali e la busta paga boccheggia

Messaggiodi edscuola » 29 marzo 2012, 9:13

da Tecnica della Scuola

Arrivano le addizionali regionali e la busta paga boccheggia
di P.A.

Nella busta paga di marzo manca una buona dose di ossigeno stipendiale, involato come addizionale per ravvivare le casse regionali e comunali. E un prof: "Taglio la tazzina di caffè”
Se la benzina e tutti gli altri beni, anche di prima necessità, aumentano, di contro il peso della busta paga diminuisce, come è possibile verificare in quella di marzo dove le addizionali regionali hanno eroso lo 0,33% dello stipendio, con un effetto che varia dai 51 euro per un salario da 1.200 euro al mese, ai 73 euro con 1.700 euro, ai 94 euro con di 2.200 euro al mese, ai 137 per uno stipendio da 3.200 euro.
Se l’irpef comunale ancora non si è manifestata tra le pieghe delle busta paga di tanti lavoratori dello Stato ciò è dovuto al fatto che molte amministrazioni non hanno ancora deliberato la percentuale da applicare, per cui suggeriamo solamente, a chi non l’avesse rintracciata, di avere pazienza, arriverà.
In ogni caso l’aliquota massima che i comuni potranno imporre dovrebbe essere pari allo 0,8% e non sembra che ci siano amministrazioni disposte a scendere un tantino, nonostante siano in attesa di raccogliere a giugno (non si dice: giugno con la falce in pugno?) l'Imu a cui bisognerà aggiungere (o detrarre?) il rincaro di 2 punti delle aliquote Iva da ottobre prossimo.
Consapevole di quanto sta accadendo dentro le sue tasche, un professore, Domenico Damiani, 47 anni, vedendosi mancare 48 euro (qualcuno dunque gli avrà messo le mani in tasca) ha commentato: “Cosa faccio adesso?Credo di aver già eliminato tutto il superfluo e non so davvero a cosa potrò ancora rinunciare. Ho ottenuto la cattedra dopo tanti anni di precariato nel mondo dell'insegnamento, con tutte le criticità economiche che questo comporta. Ora devo sopravvivere alle tasse»
Damiani, che lavora in una scuola romana di frontiera, ha pure aggiunto: “Cosa farò da domani senza i 48 euro in busta paga? Non credo di poter tagliare ancora. Anzi, sì, una cosa mi resta: il caffè. Rinuncerò alla tazzina tutte le mattine ma, almeno, mi risparmiassero l'attributo di bamboccione, mammone o quant’altro”.
edscuola
Site Admin
 
Messaggi: 19822
Iscritto il: 3 ottobre 2007, 11:30

Torna a Educazione&Scuola© - Rassegna Stampa

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 10 ospiti