Conosci il gerundio e il participio?

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Conosci il gerundio e il participio?

Messaggiodi edscuola » 24 gennaio 2008, 21:52

da Repubblica.it

La Dante Alighieri mette in rete i nuovi esercizi ed è boom di contatti
Provano anche dall'estero e può essere un gioco per le scuole

Conosci il gerundio e il participio?
La febbre per l'italiano on-line
di SERENA DAINI

Si inizia per curiosità, per vedere quanto delle terrificanti lezioni di grammatica, spauracchio di ogni bravo studente, sia effettivamente rimasto in mente, a distanza di anni. L'atteggiamento è quasi di sfida ("figurati se non so usare l'articolo indeterminativo..."), e il primo livello si completa in pochi minuti. La tensione sale subito, però ("che significa "pronomi personali atoni"?"), e si raggiungono vette di autentica disperazione (almeno per i temerari che si avventurano fino all'ultimo livello) quando ci si rende conto di non aver mai sentito parlare di "frasi scisse".
E il tam-tam si diffonde nella rete. In palio nessun premio multimilionario, solo la soddisfazione di verificare quanto si sa della lingua italiana. E stando al numero di accessi registrati negli ultimi giorni dal sito della Società Dante Alighieri (www.ladante.it) sono davvero in tanti a volersi mettere alla prova attraverso i nuovi esercizi on-line ideati dai linguisti del Plida (Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri).
Così tanti che si potrebbe quasi parlare di un fenomeno di massa: dal 21 gennaio scorso, quando è stata divulgata l'ultima edizione delle prove, ceninaia di migliaia di contatti che a volta porta al collasso il server. E si sono cimentati da Stati Uniti, Francia, Svizzera, Germania, solo per citare i Paesi ai primi posti nella classifica. Ma anche da località inaspettate come le Isole Cayman, a sud di Cuba, o la Guinea Bissau.

Il meccanismo delle prove è come sempre semplice e intuitivo, e dà la possibilità di controllare immediatamente l'esattezza delle risposte. Niente paura, comunque: se si sbaglia si può ricominciare, e non c'è nessun registro o professore grifagno a serbare il ricordo delle performance meno brillanti.
I nuovi quesiti, assolutamente inediti, sono ordinati secondo i sei livelli della Certificazione Plida, conformi ai sei livelli del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue (da A1, di base, a C2, avanzato), e vanno a costituire, come spiega Alessandro Masi, segretario generale della Dante Alighieri, uno dei quattro sistemi di certificazione di competenza nella lingua italiana riconosciuti dal nostro ministero degli Esteri.
"Con questo test volevamo dimostrare l'interesse che hanno gli italiani per la loro lingua", prosegue Masi, e se questa iniziativa sta avendo tanto successo è "perché dà immediata soddisfazione, trattandosi di un test di autovalutazione. Tra l'altro, costituisce un servizio pubblico".
Sin dal primo lancio degli esercizi on-line, infatti, nel novembre del 2007, molte scuole hanno scaricato il programma e hanno potuto attingervi liberamente: "a partire da questo test docenti e studenti hanno cominciato a riflettere sull'uso della lingua italiana e sul suo insegnamento. Gli esercizi hanno fatto un po' da nave rompighiaccio, sono serviti ad aprire un sentiero in quella corteccia chiusa che è l'italiano. Sono un modo diverso per avvicinarsi alla lingua, più ludico, inconsueto, divertente, e questo è sicuramente un aspetto di non poco conto. Senza dimenticare che le nostre pagine possono essere consultate da ogni parte del mondo".
L'intento ora è mettere in Rete cento esercizi nuovi ogni mese, per almeno dieci mesi. Tutte le batterie di quesiti continueranno a essere elaborate dagli esperti del Plida, guidati da Luca Serianni, ordinario di Storia della lingua italiana alla Sapienza di Roma e accademico della Crusca. "E poi", continua il segretario generale della Dante Alighieri, "come termovalorizzatori noi ricicleremo gli avanzi e li ripubblicheremo in dispense, per farli utilizzare nei nostri centri didattici".
Nell'attesa degli altri esercizi, mano sul mouse e un po' di sangue freddo. Il "si passivante" non ha mai fatto male a nessuno. Persino da enclitico.
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