Blocco all'accesso Internet nei licei americani

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da LASTAMPA.it

Blocco all'accesso Internet nei licei americani

Dopo l’università, anche i presidi delle scuole superiori adottano misure per evitare distrazioni

New York
Considerato dagli studenti un modo per imporre un’odiosa censura, ma da molti insegnanti l’unica possibilità distogliere durante la lezione l’attenzione da iPhone, iPad e quant’altro, il blocco all’accesso Internet fa discutere e litigare all’interno delle scuole americane.

Dopo che molte università americane hanno da tempo vietato l’utilizzo di labtop durante le lezioni, perché non erano più strumento di lavoro e studio ma solo di distrazioni e gioco, ora alcune scuole superiori americane hanno adottato misure per bloccare all’interno dell’edificio scolastico il libero accesso a blogs e social network. Un modo, sostengono i fautori di queste misure, non solo per evitare distrazioni in classe, ma anche per proteggere maggiormente gli studenti da episodi di bullismo e molestie.

Già ci sono state proteste degli studenti, come quelli di una scuola media del Bronx che hanno scritto decine di mail al dipartimento dell’Istruzione per denunciare la misura decisa dal loro preside. Mentre gli studenti di un liceo del Colorado hanno avviato un vero e proprio dibattito pubblico dal titolo: “La scuola ha il diritto di bloccare i siti Web?”. Mentre un altra high school di Chicago ha appena vinto la sua battaglia per abolire il filtro ed ha lanciato, naturalmente online, un appello per chiedere agli altri

studenti di scuole sottoposti a censura del Web di farsi avanti. A sostegno delle richieste dei ragazzi è arrivata anche l’American Association of School Librarians, l’associazione dei bibliotecari scolastici, solitamente responsabili dei computer da cui si ha accesso ad Internet all’interno della scuola, che ritengono sbagliato dopo aver fatto tanto per mettere in Rete le scuole, dotandole delle tecnologie più sofisticate, ora invece ricorrere a questi blocchi del Web.

Hanno così avviato un Banned Website Awareness Day, una giornata in cui si invitano tutte le componenti della scuola a discutere liberamente delle questioni concernenti il blocco, censura compresa. Philp Goener, bibliotecario del liceo del Colorado dove è stato avviato il dibattito, ha infatti sottolineato di aver invitato i suoi studenti a valutare se è giusto che una scuola blocchi i siti neo-nazisti e razzisti. «Bisogna che valutino la cosa in modo più approfondito del semplice “no, non si devono bloccare”», ha detto al New York Times.