Non dorme, la maestra gli tappa la bocca con lo scotch

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Non dorme, la maestra gli tappa la bocca con lo scotch

Messaggiodi edscuola » 20 gennaio 2008, 11:27

da Repubblica.it

Firenze, l'asilo non la sospende: è ancora nella stessa classe
I genitori del bimbo hanno presentato un esposto alla procura

Non dorme, la maestra gli tappa la bocca con lo scotch
Grosseto: troppo bravo a scuola, i bulli gli mettono la testa nel water

di LAURA MONTANARI e FRANCA SELVATICI

FIRENZE - Il bambino non dorme: chiacchiera e disturba mentre gli altri fanno il sonnellino. La maestra gli mette uno scotch sulla bocca, così si quieta. Succede in una classe di 23 bambini in una scuola materna a Settignano, sulle colline di Firenze. I genitori, dopo aver atteso invano provvedimenti da parte delle autorità scolastiche, ieri hanno informato con un esposto la procura e il ministro della pubblica istruzione Giuseppe Fioroni.

Cambia la provincia, non il malessere che attraversa la scuola: zona dell'Argentario, nel grossetano, scuola media inferiore. Un ragazzino di 11 anni, timido e bravo, uno di quelli con la pagella affollata di ottimi e distinti, viene trascinato in bagno da tre compagni di altre classi: sputano nel water, lo spingono dentro con la testa e tirano lo sciacquone. Intorno, a guardare e a incitare, altri del branco. Episodi diversi, che fanno però parte di una stessa trama, un disagio che attraversa le scuole, dalle cattedre ai banchi.

"La maestra era arrabbiata perché chiacchieravo - ha raccontato il piccolo, 4 anni, alla mamma e al padre il 25 ottobre - e allora mi ha messo lo scotch sulla bocca". I compagni, interrogati con tutte le cautele dai genitori, hanno confermato. Il 12 novembre si riuniscono genitori, insegnanti e dirigente scolastico.

La maestra, arrivata da due mesi, ammette difficoltà nel gestire la classe e non nega di aver tappato la bocca al bambino. Spiega però di non averlo fatto "con cattiveria", e "solo per poco" e a "fin di bene". Una madre racconta che sua figlia è tornata a casa con la frangetta tutta tagliuzzata con le forbici dai compagni. La maestra non si è accorta di niente. I genitori si augurano che l'insegnante riesca a migliorare il rapporto con i bambini.

Una madre le chiede perché non abbia chiesto scusa ai genitori del bambino azzittito con lo scotch. La dirigente scolastica si impegna a tenere sotto osservazione la classe per dieci giorni. Poi deciderà. A distanza di oltre due mesi la maestra resta titolare (anche se in questi giorni è assente). E poiché nessuna comunicazione formale è arrivata dalla scuola, i genitori del bambino hanno deciso di informare la procura e il ministro.

"Non so perché abbiano aggredito mio figlio - racconta la madre del ragazzino della scuola dell'Argentario - un compagno di un'altra classe gli ha detto di andare a lavarsi le mani e in tre l'hanno portato in bagno. Lui ha cercato di difendersi, ma era solo. Lo hanno aggredito". Suo figlio, 11 anni e ottimi voti, è uno che ogni tanto i professori portano ad esempio. Forse per questo, o forse solo perché è timido e introverso, diventa un bersaglio facile.

La scuola corre ai ripari: per tutti intervallo in classe e i tre bulli, individuati, vengono sospesi per tre giorni con obbligo di presenza a scuola, studieranno educazione civica in biblioteca. "I suoi compagni di classe l'hanno aiutato", spiega la mamma: "Quando piangeva, due l'hanno convinto a informare subito i professori. E' ancora molto scosso, invece che vittima si sente colpevole per le punizioni degli altri. Non ho nessun appunto da muovere al preside o ai professori, mi dispiace soltanto".
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