Immissioni in ruolo. Altolà della Lega all’Anief

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Immissioni in ruolo. Altolà della Lega all’Anief

Messaggiodi edscuola » 19 agosto 2011, 9:38

da tuttoscuola.com

Immissioni in ruolo. Altolà della Lega all’Anief

Dopo l’annuncio dell’Anief di un lancio in grande stile di ricorsi contro norme legislative e amministrative che non tutelano adeguatamente quei docenti che, a parere, dell’associazione avrebbero diritto più di altri alle imminenti immissioni in ruolo; dopo le diffide che la stessa Associazione ha lanciato, ancora una volta, contro dirigenti centrali e periferici dell’Amministrazione scolastica che non ottemperino a quanto richiesto, la Lega prende posizione contro quella che considera sostanzialmente un tentativo di intimidazione privo, tra l’altro, di fondamento giuridico.

La Lega, attraverso il solito sen. Pittoni, mette i punti sugli i, a cominciare dal ruolo che dovrebbe esercitare il commissario ad acta nominato a suo tempo dal Tar Lazio per dare esecuzione alle graduatorie ad esaurimento ridefinite a pettine. Pittoni precisa che “quando il commissario ad acta, nella sua lettera del 4 aprile 2011 ai vari uffici territoriali, dichiarava che «…anche inoltre che in futuro lo stesso TAR Lazio dichiari in giudizio il proprio difetto di giurisdizione, in materia di graduatorie scolastiche, in favore del giudice ordinario, non è di per se utile per una automatica sospensione dell’ottemperanza cautelare (cfr dlgs 104/2010, art. 11, comma 7)», diceva una cosa non vera”.

Secondo il senatore leghista, “chiunque può verificare che il comma 7 dell’art. 11 del Codice del Processo Amministrativo allegato al Decreto legislativo 2 luglio 2010, n. 104 afferma l’esatto opposto, e cioè che «le misure cautelari perdono la loro efficacia trenta giorni dopo la pubblicazione del provvedimento che dichiara il difetto di giurisdizione del giudice che le ha emanate». Ora, dopo che lo scorso 12 luglio con sentenza n. 00011/2011 il Consiglio di Stato in Adunanza Plenaria si è espresso sulla competenza in materia di graduatorie ad esaurimento «confermando la sentenza di primo grado in ordine al difetto di giurisdizione dell’adito giudice amministrativo», c’è solo da attendere (ed è al massimo questione di mesi) la sentenza con cui il TAR dichiarerà inammissibile per difetto di giurisdizione ogni ricorso dell’Anief (sulla giurisdizione solo pronunce delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione valgono oltre il caso deciso, vincolando tutti i giudici)”.

Conclude, pertanto, i questo modo il senatore Pittoni: “che senso avrebbe assecondare le pretese dell’Anief assegnando il ruolo ai ricorrenti (a danno dei precari storici, che ovviamente non resterebbero a guardare), se poi presto dovranno comunque rinunciarvi a vantaggio di chi ne ha davvero diritto?”
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