La protesta dei precari della scuola

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La protesta dei precari della scuola

Messaggiodi edscuola » 8 agosto 2011, 10:34

da La Sicilia
Domenica 07 Agosto 2011 Catania (Cronaca) Pagina 38

La protesta dei precari della scuola
In 1.000 fuori dalle graduatorie per il Centro-Nord

Un weekend all'insegna dell'incertezza per il personale della scuola, che si mobilita perfino alla Plaia per trattare i nodi scottanti del pianeta istruzione. Si è svolta infatti ieri lungo il litorale, tra i lidi balneari, la protesta dei precari su iniziativa della Flc CgiI. Ma anche i presidi ed i docenti di ruolo si trovano a potere assapor! are le vacanze di quest'anno solamente a singhiozzo, considerato che le novità spesso negative affiorano con cadenza quasi giornaliera. L'ultima in ordine di tempo è quella delle assunzioni che il Miur dovrà effettuare entro la fine di questo mese. Si tratta di oltre 60.000 assunzioni, parimenti divise tra docenti ed ata (assitenti amministrativi). Normalmente almeno un decimo di queste assunzioni avrebbero interessato la Sicilia con almeno 2.000 nuovi posti per Catania. Invece i tagli determinati dalla riforma degli ordinamenti scolastici, confezionata dal Governo Berlusconi, ha determinato uno spostamento delle risorse al Nord, laddove soprattutto grazie al tempo pieno si farà man bassa sul contingente del personale da assumere. Ma se a Catania ed in Sicilia non ci resta che piangere, la Gelmini, con il conforto della Lega Nord di Bossi, sta confezionando l'ennesima "polpetta avvelenata" per i siciliani. Questa volta nel mirino sono finiti i precari, di cui alm! eno 1.000 catanesi , che avevano chiesto l'inserimento nelle g! raduatorie del Centro Nord. Il Miur ha stabilito che, oltre 10.000 assunzioni di quest'anno, verranno operate senza tenere conto di questi nuovi inserimenti "a pettine". Eppure la Corte Costituzionale aveva già sentenziato l'impraticabilità di tali condotte, in quanto ritenute discriminanti nei confronti del personale proveniente dal Meridione d' Italia. In merito registriamo la dichiarazione a caldo della preside Cascio, che fa parte del coordinamento nazionale dei dirigenti della Flc Cgil, la quale rileva che: «Si tratta di una scelta dal sapore odioso e razzista, piuttosto si dovrebbe pensare a nuovi investimenti nella scuola meridionale, considerato che dai test dell'Invalsi emerge la necessità di fornire più risorse alla nostra scuola». Questa scelta di operare in danno dei giovani siciliani e catanesi, supera ogni più pessimistica previsione e forse è giunta l'ora di capire se a remare contro è soltanto il duo Berlusconi- Bossi, o se anche le opposizioni e t! aluni sindacati non rivestono ruoli equivoci, ci aspettiamo da parte di tutte le organizzazioni sindacali e dai parlamentari siciliani, una posizione netta per tutelare le opportunità di lavoro dei nostri giovani sull'intero territorio nazionale. Crediamo che questa, oltre che rappresentare una problematica che riguarda i destini di tante singole vite umane, sia un valore che coinvolge l'intera regione siciliana.

MARIO CASTRO
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