da LASTAMPA.it
Boom di iscritti al "liceo della danza"
Da settembre 10 sezioni, 236 posti per gli studenti-ballerini
roma
Sale a dieci il numero dei licei coreutici in Italia che da settembre avranno attiva la sezione dedicata alla danza, opzione introdotta dalla riforma della scuola superiore targata Gelmini.
I posti disponibili, informa il Ministero dell’Istruzione, saranno complessivamente 236 e i pochi che riusciranno ad avervi accesso non dovranno solo dimostrare di essere una promessa della danza classica e moderna. Perché a tutti gli effetti, il coreutico è un liceo: oltre alle 12 ore settimanali passate sulle “punte” - tra tecniche della danza e laboratorio coreutico - l’impegno nello studio delle materie scolastiche è essenziale.
È boom di iscrizioni, dunque, per il liceo voluto dal ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, che coniuga lo studio con la passione per la danza. «È un liceo molto richiesto - afferma il consigliere ministeriale, Max Bruschi - l’anno scorso si erano presentati in oltre 300 per circa 100 posti e a oggi le richieste stanno continuando ad aumentare».
A settembre 2010, anno del battesimo, le sezioni coreutiche attivate erano solo cinque in tutta Italia: una all’Uccellis di Udine, una al Candiani di Busto Arsizio (Varese), una al Vittorio Emanuele II di Roma, una al Gobetti di Torino e una al Delfico di Teramo. Da quest’anno largo alle matricole anche nelle sezioni dell’Alfano I di Salerno, del da Vinci di Bisceglie (Bari), del Piero della Francesca di Arezzo, del Giannelli di Parabita di Lecce e del Matilde di Canossa di Reggio Emilia. Ogni istituto attiverà una sola sezione con un massimo di 33 alunni per classe.
«La collaborazione con l’Accademia nazionale di danza - spiega ancora Bruschi - ci consente di selezionare i migliori ragazzi. Non è una scuola come quelle che si vedono in tv, tipo “Amici”», si studia la danza a livello accademico. Lungi dal coreutico, dunque, aspiranti veline e letterine. «Per essere ammessi - aggiunge - occorrono una certa predisposizione alla danza e un livello di preparazione pari a quello europeo previsto per la classe d’età».
Per ora, conclude Bruschi, gli studenti sono «pochi e li stiamo seguendo con molta accuratezza. Per loro questa scuola è un percorso propedeutico ai livelli superiori della danza classica e moderna». Ma è pur sempre una scuola, se non si studia la bocciatura non è esclusa. Il 10 in danza non basta.