Denunciati i 4 studenti delle molotov

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Denunciati i 4 studenti delle molotov

Messaggiodi edscuola » 10 gennaio 2008, 16:13

da L'espresso

Due sono stati già sentiti dalla Digos: «Abbiamo imparato a fare le bombe su Internet»

Denunciati i 4 studenti delle molotov
Massimiliano Bona

Hanno tutti 16 anni, i maschi lanciavano gli ordigni la ragazza filmava col cellulare
Gasati dai commenti degli amici hanno fatto esplodere altre bombe.
Una bravata senza scopi politici

BOLZANO. Sono quattro bolzanini di 16 anni, tutti incensurati e compagni di scuola, ad aver fatto esplodere lungo l’Isarco 2 bombole di gas da campeggio e 1 bottiglia da 5 litri di liquido infiammabile e ad aver inserito, quindi, i filmati su YouTube. Ad individuare i responsabili, tra i quali una ragazza che ha girato un video col telefonino, è stata la Digos dopo la segnalazione del nostro giornale. Gli autori sono stati denunciati alla Procura dei minori per accensioni ed esplosioni pericolose.
Uno degli studenti ha appreso via internet (grazie ad un video) il «know-how» necessario per realizzare una molotov e ha deciso di coinvolgere nella bravata altri tre coetanei di cui sapeva di potersi fidare, tutti accomunati dalla smania di farsi notare su YouTube per poi incassare i complimenti di compagni e amici. Per il primo ordigno è stato utilizzato - come scoperto nei giorni scorsi dall’Alto Adige - un contenitore di benzina da 5 litri, lanciato da ponte Resia la sera del 29 novembre. I ragazzi, letteralmente entusiasti dopo il lancio-prova, hanno iniziato a raccontare la bravata in giro raccogliendo i primi attestati di stima. Un mese più tardi hanno capito di potersi ripetere, alzando il tiro, e non hanno esitato a lanciare due molotov, la prima nel pomeriggio del primo gennaio e la seconda la serata successiva. Gli ultimi due ordigni rudimentali sono stati realizzati con il contenuto di un centinaio di petardi, pressato all’interno di un contenitore di colla in stick e collegato a tre bombole di gas da campeggio. I ragazzi, con l’adrenalina a mille, hanno testato gli effetti degli ultimi due ordigni lungo le passeggiate che costeggiano la ciclabile di via Genova. Nel breve volgere di qualche giorno sono passati, però, dall’eccitazione per la bravata compiuta al desiderio di farsi piccoli piccoli e sparire dalla circolazione. Non appena il nostro giornale ha pubblicato le immagini di una ragazzata che avrebbe potuto avere serie conseguenze per gli stessi protagonisti uno degli studenti ha eliminato il video dalla rete nella speranza di evitare a tutti di essere identificati. Foto e filmini sono stati sequestrati dalla Digos, che ha confermato l’utilizzo - per il confezionamento dei rudimentali ordigni - di 120 grammi di polvere da sparo e 570 grammi di propano liquido. È stato inoltre appurato che la polvere pirica ricavata dai petardi era stata legata con nastro adesivo ad una bombola, per il cui innesco è bastata una comunissima scatola di fiammiferi. Due dei quattro ragazzi - vicini di casa e che frequentano due istituti cittadini - sono stati sentiti in Questura ed hanno ammesso le loro responsabilità. Il padre di uno di loro aveva notato che il figlio aveva acquistato un elevato quantitativo di petardi, ma pensava che gli stessi servissero per Capodanno. Più lieve la posizione della ragazza, che si è limitata a filmare uno dei tre episodi.
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