Un social network per le scuole

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Un social network per le scuole

Messaggiodi edscuola » 11 aprile 2011, 7:52

da Il Sole 24 ORE

Un social network per le scuole
Francesca Barbieri

Ogni sera prima di addormentarsi Lucrezia, 13 anni, accende il suo pc. Come tutti i suoi 15 compagni della 3L della scuola secondaria di primo grado «Arnolfo di Cambio» di Casole d'Elsa (provincia di Siena) si collega a un sito internet, inserisce user id e password e aggiunge una nuova pagina al proprio diario scolastico: ««Oggi ho studiato geografia. Ma immaginarsi la gente vera su una cartina è difficile... mi gireresti qualche foto della tua città?». Un diario condiviso con la "gemella" Orsi della scuola Orczy Istvàn Altalános Iskola, in Ungheria. Sul video appare una faccina che ride. Perché c'è Orsi, dall'altra parte.
Le due ragazzine, insieme ai loro compagni, si conoscono "virtualmente" da quasi due anni. E di persona si sono incontrate a Budapest, dieci giorni fa, per ricevere il premio come miglior gemellaggio europeo nella categoria 12-15 anni. Merito del progetto «Be Twin!», realizzato nell'ambito del programma europeo «eTwinning», che coinvolge oltre 90mila scuole in tutta Europa per la realizzazione di partnership che utilizzano la rete per portare avanti progetti di rilevanza pedagogica. Con «eTwinning» insegnanti e studenti scambiano informazioni e condividono materiale didattico, si confrontano e sviluppano nuovi progetti. Tutto rigorosamente online.
Le collaborazioni possono avvenire per una stessa materia o riguardare discipline trasversali attraverso l'uso delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione. La scuola «Arnolfo di Cambio» ha messo a punto un esperimento di "gemellaggio totale". «A inizio anno - racconta Laura Maffei, coordinatrice del progetto - abbiamo deciso che in tutte le materie una parte della didattica venisse svolta insieme alla scuola gemella ungherese: è una modalità di lavoro semplice e flessibile, che unisce nei ragazzi l'aspetto ludico delle nuove tecnologie e l'uso reale della lingua. Permette di fare lezione non "facendo altro", ma "facendo meglio". Perciò, ci avvicina ai ragazzi, all'Europa, e a un fare-scuola davvero inclusivo». I docenti italiani e ungheresi insegnano geografia, storia, matematica e lettere programmando le loro attività rivolte al gruppo di studenti italiani e ungheresi. E anche i ragazzi sono coinvolti attivamente, lavorando in coppia nelle diverse attività del progetto.
L'innovazione nella didattica della matematica è stata invece la sfida vinta dal liceo classico Duni di Matera, gemellato con la scuola romena Scoala n. 195 di Bucarest, che in coppia si sono aggiudicati il premio speciale per i progetti di matematica e scienze.
«Gli studenti sono stati incoraggiati a lasciare libera la loro immaginazione - spiega Maria Teresa Asprella, coordinatrice del progetto - e a decifrare le allusioni matematiche nel libro di Carrol, ma anche a cercare nuovi oggetti matematici, fatti e proprietà». Sono stati stimolati curiosità e spirito di investigazione: «I ragazzi - prosegue la docente - si sono abituati a ricercare soluzioni insolite, a usare nuovi strumenti per imparare, come animazioni, files audio e il loudblog». Ed è stato realizzato anche un magazine elettronico, in cui si trovano articoli e video, precedentemente caricati su YouTube.
Premiato a livello europeo anche il progetto «Sprachen, die uns verbinden - Lingue che ci uniscono», un tandem di apprendimento delle reciproche lingue madri tra gli studenti dell'Istituto magistrale Carducci di Trieste e l'Ingeborg Bachmann Gymnasium di Klagenfurt (Austria).
«Con la conoscenza delle rispettive regioni e tradizioni - si legge nella descrizione del progetto -, presentate attraverso il vissuto diretto dei giovani, e con l'impiego di internet per la realizzazione di diversi articoli per un giornale elettronico si intendono promuovere non solo la motivazione per lo studio della lingua straniera, ma anche la disponibilità ad allacciare un'amicizia che vada oltre i confini».
Per ricercare "gemelli" europei è necessario registrarsi sul portale www.etwinning.net e ottenere le credenziali per usare gli strumenti «eTwinning» per trovare partner, comunicare e collaborare con loro. Una volta organizzato un partenariato, verrà messo a disposizione un «TwinSpace», uno spazio privato da usare per lavorare insieme, disponibile dal desktop al quale si accede quando si effettua il login.
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