Prove Invalsi: il Questionario studente

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Prove Invalsi: il Questionario studente

Messaggiodi edscuola » 10 marzo 2011, 20:42

da Tecnica della Scuola

Prove Invalsi: il Questionario studente
di L.L.

È stata appena pubblicata sul sito dell’Invalsi la versione aggiornata del quadro di riferimento per la rilevazione delle informazioni sugli studenti, il documento contenente istruzioni per la somministrazione del Questionario studente nell’ambito delle prove Invalsi di quest’anno.
A corredo delle prove di apprendimento, infatti, il Servizio nazionale di valutazione propone un questionario rivolto agli studenti e una scheda studenti e famiglie da compilare a cura della scuola per la raccolta di alcune informazioni aggiuntive.
Questo perché in ambito nazionale e internazionale si è rilevato che possono contribuire all’interpretazione dei risultati la conoscenza di alcuni aspetti, quali l’ambiente familiare, le attività svolte a scuola e quelle praticate nel tempo libero, le opinioni e gli atteggiamenti in merito alla scuola e allo studio.
Le informazioni saranno rilevate tramite la “Scheda raccolta informazioni di contesto” e il “Questionario studente”, rivolti a tutti gli studenti e le studentesse delle classi 5° primaria, 1° secondaria di I grado, 2° secondaria di II grado delle scuole statali e paritarie, che partecipano all’indagine Invalsi Snv nell’anno scolastico 2010/2011.
La “Scheda raccolta informazioni di contesto” deve essere compilata dalle segreterie scolastiche e consente di rilevare alcuni dati già in possesso della scuola (i voti e l’orario scolastico), e alcuni dati riguardanti la famiglia di origine che non è possibile chiedere direttamente agli studenti del 1° ciclo (titolo di studio o occupazione dei genitori).
Il “Questionario studente” è invece presentato in tre versioni: quello per la 5° primaria è composto da 17 domande, quello per la 1° secondaria di I grado da 23 domande, mentre il questionario per la 2° secondaria di II grado da 21 domande.
La raccolta delle informazioni di carattere personale consentirà di rielaborare i dati tenendo conto di alcuni fattori determinanti, quali l’età teorica per il grado di studio considerato e il ruolo giocato da anticipi e ritardi, la differenza di genere, il luogo di nascita e la cittadinanza soprattutto per gli studenti stranieri, e la frequentazione della scuola pre-primaria, aspetto considerato importante per lo sviluppo cerebrale dei bambini.
Per quanto riguarda gli aspetti cognitivi e metacognitivi, sono prese in considerazione la memorizzazione, l’organizzazione e l’elaborazione, nonché le abilità connesse allo studio, prerequisito importante per il successo, non solo scolastico.
E, infine, altri due ambiti che contribuiscono a delineare un quadro complessivo dello studente: lecognizioni riferite al sé, motivazione e impegno nello studio, e il benessere/malessere a scuola. Fra i tanti aspetti che descrivono lo stare bene a scuola, le domande poste non solo intendono rilevare lo stato emotivo durante le prove di italiano e matematica, per capire se è vero che gli studenti italiani si sentono a disagio o provano ansia di fronte alla somministrazione di prove standardizzate, ma anche indagare sulla percezione del sentirsi sicuri a scuola e dello stare bene nei diversi spazi scolastici. Con una precisazione: non è interesse dell’Invalsi fare diagnosi in merito a problemi individuali o disturbi soggettivi, ma l’obiettivo è delineare diversi comportamenti all’interno della popolazione studentesca.
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