Cdm approva Ddl: Per adulti più facile tornare a studiare

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Cdm approva Ddl: Per adulti più facile tornare a studiare

Messaggiodi edscuola » 22 dicembre 2007, 0:30

da DIRE

Scuola. Cdm approva Ddl: Per adulti più facile tornare a studiare

(DIRE) Roma, 21 dic. - D'ora in poi anche per gli adulti sarà più facile continuare o tornare a studiare per conseguire, magari, quel titolo di studio lasciato in sospeso qualche anno prima e migliorare, così, la propria posizione lavorativa. Il Consiglio dei ministri, infatti, ha approvato un disegno di legge per favorire la formazione dei cittadini lungo tutto l'arco della vita (il cosiddetto 'long life learning'). Un provvedimento che dovrà porre riparo al disastro formativo in atto in Italia, dove ben 30 milioni di persone hanno un livello di istruzione insufficiente e, spesso, sono sprovviste dei titoli di base. Soddisfatto il ministro della Pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni, promotore del testo, che racconta: "abbiamo approvato un ddl importante per la crescita e lo sviluppo del Paese che sempre più deve essere misurato anche sui saperi e sulle competenze dei propri cittadini.

Lo studio e l'apprendimento sono un diritto di tutti - sottolinea - per tutto l'arco della vita e per ogni età. È il 'non è mai troppo tardi' di oggi e sono felice che capiti nel 10° anniversario della morte del maestro Manzi". Secondo i dati Censis 2007, il 23,3% dei giovani di 20-24 anni ha solo la licenza media, un dato che sale al 26,6% per la fascia di età 25-29 anni, per raggiungere, poi, il 35,7% delle persone di 30-59 anni. La situazione che diventa drammatica se si considerano gli ultra sessantenni: il 66,4% è senza titolo o ha la licenza elementare. Ma oggi, per chi, da adulto, vuole riprendere a studiare le difficoltà sono diverse, a partire dal riconoscimento di saperi e competenze acquisiti al di fuori dei contesti formali.Un fronte su cui interviene il disegno di legge approvato oggi che, invece, attiva strumenti per consentire alle persone di non ricominciare da capo se vogliono conseguire un titolo di studio o una qualifica professionale.

Ma c'è di più: in base al testo anche durante il periodo di congedo non retribuito per la formazione il dipendente conserva il posto di lavoro. "Di questi interventi si parlava da anni - insiste Fioroni - ma solo adesso siamo riusciti a intervenire in modo organico. Il ddl- prosegue- segna un passo verso il raggiungimento degli obiettivi europei di Lisbona, fissati per il 2010". Con il provvedimento approvato, infatti, si punta a favorire le opportunità di formazione in età adulta, supportando la diffusione dei processi di apprendimento permanente. In particolare, il ddl consentirà di facilitare il riconoscimento delle competenze già acquisite. Il governo, infatti, con un decreto legislativo stabilirà i criteri di validazione di quello che le persone già sanno, realizzando un sistema integrato per la certificazione delle competenze, rispondente a criteri di equità e pari trattamento su tutto il territorio nazionale.

Grazie alla norma, poi, si avrà un repertorio delle figure professionali non regolamentate di cui oggi si sa poco. Il ddl consentirà anche di potenziare i servizi di consulenza e orientamento degli adulti. Inoltre, saranno realizzate indagini sul fabbisogno di competenze dei sistemi produttivi territoriali. Il piano nazionale triennale previsto dal ddl sarà lo strumento economico per conseguire questi obiettivi.
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