Maturità, aumentano i bocciati e si abbassano i voti

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Maturità, aumentano i bocciati e si abbassano i voti

Messaggiodi edscuola » 10 luglio 2010, 13:20

da Repubblica.it

Maturità, aumentano i bocciati e si abbassano i voti di diploma

Primi dati forniti dal ministero dell'Istruzione sull'esame del 2010. Il "rigore" voluto dal ministro Gelmini sembra prevalere. Sparicono i superbravi da 100 e lode, diminuiscono i 100
di SALVO INTRAVAIA

BOCCIATURE in aumento e voti più bassi alla maturità. E ancora: spariscono quasi del tutto i superbravi, quelli con 100 e lode, e calano i 100. Ecco i primi dati, su un campione del 10 per cento delle scuole, forniti dal ministero dell'Istruzione sugli esami di stato ormai agli sgoccioli. Fra pochi giorni, anche gli ultimi studenti avranno sostenuto il colloquio della maturità e l'anno scolastico potrà essere definitivamente archiviato. Secondo viale Trastevere, la maturità 2010 è stata caratterizzata dall'ormai consueto "rigore" invocato dal ministro Gelmini, con conseguente impennata della dispersione scolastica. Per effetto di una serie di norme introdotte per rendere più credibile l'esame conclusivo del secondo grado, in appena cinque anni, le bocciature all'ultimo anno sono triplicate: nel 2005 erano appena 2,7 su 100.

Poi l'allora ministro della Pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni, introdusse l'ammissione agli esami che la collega Gelmini ha reso ancora più difficile richiedendo almeno la sufficienza in tutte le materie per accedere alle prove. E i risultati, ovviamente negativi, non si sono fatti attendere: secondo il comunicato del ministero dell'Istruzione, i non ammessi passano da 17 mila (nel 2009) agli attuali 23 mila. Un 6,6 per cento, cui occorre sommare i bocciati all'esame finali: un altro 2 per cento. Il totale dei bocciati dell'ultimo anno arriva così, nel 2010, all'8,6 per cento: il triplo di 5 anni fa. L'anno scorso i non ammessi agli esami furono 5,1 su 100, mentre il numero di fermati alle prove fu pressoché uguale a quello di quest'anno.

Ma nell'elaborare i numeri di quest'anno qualcosa non deve avere funzionato nelle calcolatrici dei tecnici ministeriali: i candidati alla maturità erano quasi 500 mila e il 6,6 per cento semmai corrisponde a 33 mila non ammessi agli esami, non a 23 mila. O, viceversa, 23 mila non ammessi corrispondono al 4,5 per cento: meno dell'anno scorso. Semplice errore di calcolo? Si impennano invece, quest'anno, i non ammessi agli esami per il voto di condotta: 8 mila e 400, contro i 5 mila dell'anno scorso. In questa tornata per ottenere il lasciapassare per gli esami era necessario presentarsi agli scrutini finali con voti positivi: almeno tutti 6, condotta compresa.

E i prof sembra abbiano sposato la linea dura cara al ministro Gelmini anche durante le prove: meno diplomati con lode (dallo 0,7 per cento del 2009 allo 0,5 per cento del 2010) e anche meno 100. I voti alti (da 81 a 99 centesimi) sono in netto calo (meno 15 per cento) e crescono invece i voti bassi: da 61 a 80. Studenti più somari o prof più severi? In ogni caso, la linea del rigore ha moltiplicato i bocciati, che a settembre possono scegliere tre strade: ingrossare le fila dei ripetenti della scuola statale, passare alla scuola privata o abbandonare definitivamente gli studi. La dispersione scolastica, che costa alla collettività da 7 a 8 mila euro per alunno, si impenna, ma l'Unione europea ci chiede, mettendo in campo opportune strategie, di farla diminuire.
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