da tuttoscuola.com
Gelmini sulla Cassazione: sentenza giusta
"Ritengo giusta la sentenza dei giudici". Così il ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, commenta a caldo la nuova sentenza della Cassazione che nega ai genitori immigrati clandestini il diritto di restare nel nostro Paese per accudire all'educazione dei figli minorenni.
"La scuola italiana", spiega il ministro, "è pronta ad accogliere i bambini in difficoltà e a supportarli in un percorso educativo che li prepari e li formi", perchè "'l nostro sistema d'istruzione ha sempre incluso e mai escluso, e le colpe dei genitori non possono ricadere sui figli".
"Allo stesso modo però - prosegue - non si può giustificare chi utilizza i bambini e li strumentalizza per sanare situazioni di illegalità. La legge è chiara e va rispettata. Per questo i giudici hanno ragione quando affermano che 'si finirebbe col legittimare l'inserimento di famiglie di clandestini strumentalizzando l'infanzia".
Anche la Lega (Calderoli) esprime il suo apprezzamento per la sentenza, mentre la Chiesa cattolica la critica apertamente. Al di là delle polemiche, si pone il problema di che cosa fare se i clandestini, lasciando il nostro Paese volontariamente o perchè espulsi, chiedono allo Stato italiano che i loro figli restino in Italia per esservi educati. Chi ne avrebbe cura? Forse parenti e amici dei clandestini regolarmente residenti in Italia? Oppure i bambini potrebbero essere ospitati nei convitti? O presso famiglie? Servirebbe una disciplina organica della materia.