Fioroni: La scuola calabrese ha le potenzialità per vincere

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Fioroni: La scuola calabrese ha le potenzialità per vincere

Messaggiodi edscuola » 27 novembre 2007, 20:18

da Tecnica della Scuola

Fioroni in Calabria: “La scuola calabrese ha le potenzialità per vincere”
di Luigi Mariano Guzzo

Giornata lunga quella del Ministro della Pubblica Istruzione, Giuseppe Fioroni, in Calabria. Lunedì mattina, a Lamezia Terme ha partecipato al convegno su “La nuova politica del Quadro Strategico Nazionale 2007-2013: l’istruzione motore dello sviluppo”; nel pomeriggio ha incontrato i dirigenti scolastici della Scuola Primaria e della Secondaria di primo grado della regione, nonché i componenti dei cinque gruppi provinciali e del gruppo regionale che stanno lavorando sulle indicazioni per il curricolo.
Il Ministro della Pubblica Istruzione è stato in Calabria per l’intera giornata di lunedì 26 novembre: in mattinata a Lamezia Terme, con il ministro dello Sviluppo Economico Pier Luigi Bersani ed il presidente della Giunta Regionale Agazio Loiero, ha partecipato al convegno “La nuova politica del Quadro Strategico Nazionale 2007-2013”; nel pomeriggio ha aperto i lavori di un seminario di studi sulle “Indicazioni per il curricolo”, promosso dall’Ufficio Scolastico Regionale, i dirigenti scolastici della scuola primaria e della secondaria di primo grado dell’intera regione.
“La scuola calabrese ha le potenzialità per vincere le sfide del momento” ha esordito il Ministro dinnanzi alla platea dei circa 500 capi d’istituto della regione.
“Complessivamente il Paese vive una grave emergenza educativa, all’interno della quale la scuola rischia talvolta di essere un capro espiatorio di colpe non sue. L’emergenza educativa è un problema che essenzialmente e profondamente riguarda la famiglia e le altre agenzie presenti sul territorio. Quindi anche della scuola, ma non solo della scuola”.
Nel corso del suo articolato intervento, il Ministro ha parlato del “rapporto conflittuale che esiste tra la scuola e la famiglia”.
"Quest’ultima - ha aggiunto -, deve farsi carico di tutti gli atti di vandalismo che compiono gli studenti sulla base di quel “patto di corresponsabilità”, che deve essere sottoscritto tra la scuola e la famiglia all’inizio di ogni anno scolastico".
Il Ministro si è anche soffermato sui “rapporti tra le nuove generazioni e gli adulti” e sul “disagio esistenziale dei giovani, che hanno paura della vita, per quel surplus di avere, che si assicura loro ad ogni costo, per compensare il deficit dell’essere, che complica terribilmente le cose”. Fioroni si è soffermato anche sui “premi” ed i “castighi”.
“La scuola deve premiare chi studia e s’impegna e punire chi fa il male, chi danneggia con violenza cose del patrimonio comune”. E’ il merito che deve fare la differenza. Le parole nuove del costume scolastico sono per il il Ministro Fioroni ‘merito’ ed ‘eccellenza’.
Ha parlato del valore della Costituzione e del recupero di alcuni “valori”, quali quelli del “rispetto dell’altro” e della “dignità della persona”.
"Dopo aver vinto la sfida della scolarizzazione di massa, la scuola italiana, ha aggiunto il Ministro, è chiamata ad affrontare la sfida della qualità: più saperi, più competenze per ragazzi chiamati a competere con i i coetanei di tutto il mondo. Entrando nel merito delle ‘Indicazioni per il curricolo’, Fioroni ha chiarito che la scuola italiana deve saper discernere “ciò che è necessario” da “ciò che è aggiuntivo”, non quindi “meno inglese o meno informatica”, ma inglese ed informatica in aggiunta allo “scrivere e al leggere bene”, al “conoscere la storia per sviluppare il senso critico dei ragazzi”. Se invece il ragazzo non approfondisce gli eventi storici si limita solo ad “una ricostruzione della storia”, ad una riscrittura degli eventi. Analogo cosa vale per la geografia, il cui studio serve per al ragazzo per collocare i dati e gli elementi della natura in modo corretto e funzionale.
Infine, per il Ministro le altre due sfide da vincere riguardano l’obbligo scolastico ed i piani operativo nazionali 2007-2013.
“Se la sfida della qualità, la vince la scuola - ha concluso il Ministro - la scuola saprà anche trascinare gli altri comparti sulla via dello sviluppo e della crescita”.
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