Google, Italia fuori dal concorso da 10 milioni di dollari

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Google, Italia fuori dal concorso da 10 milioni di dollari

Messaggiodi edscuola » 14 novembre 2007, 19:33

da Repubblica.it

TECNOLOGIA & SCIENZA

Il gigante web esclude gli sviluppatori software del nostro paese
dalla competizione. "C'è troppa burocrazia, magari in futuro..."
Google, Italia fuori dal concorso da 10 milioni di dollari per Android
di ALESSANDRO LONGO

GOOGLE ha indetto un super concorso da 10 milioni di dollari, per gli sviluppatori di software per cellulari, sulla nuova piattaforma Android: peccato che dall'Italia non vi si possa partecipare. Colpa di leggi italiane sfavorevoli, spiega Google. Colpa della burocrazia, insomma, che richiederebbe a Google speciali requisiti aggiuntivi per lanciare il concorso, in Italia. Tra gli esclusi, ci troviamo in buona compagnia (si fa per dire): non si può partecipare nemmeno da Cuba, Iran, Siria, Nord Corea, Burma (Myanmar), né dalla provincia canadese del Quebec.

Il Quebec e l'Italia, spiega Google, sono i soli esclusi a causa delle restrittive norme locali. Gli altri invece sono banditi a causa delle leggi Usa. "Il problema è che le norme italiane ci avrebbero obbligato a lungaggini - fanno sapere da Google - e non avremmo potuto far partire il concorso nei tempi previsti. Stiamo valutando se inserire l'Italia in un secondo momento, a concorso già iniziato".

Da noi ci sono infatti norme che in tempi di internet hanno sapore borbonico e che spaventerebbero qualsiasi organizzatore di concorsi internazionali. Per prima cosa, bisogna depositare una somma di garanzia, in anticipo, per coprire l'intero valore del concorso. Insomma, Google dovrebbe stanziare 10 milioni di dollari in un conto corrente solo per lanciare il concorso in Italia. Poi, in Italia i premi dovrebbero essere assegnati in presenza di un notaio e di un rappresentante di un'associazione dei consumatori riconosciuta; Google dovrebbe infine compilare moduli e fare registrare il concorso da due ministeri e dai monopoli di Stato.

Il tutto si traduce in un'occasione sprecata per l'imprenditoria italiana e per creativi informatici che vogliono farsi strada nel nuovo promettente mercato dei software per cellulari. Reso ancora di più interessante appunto dal lancio di Android, sistema operativo aperto che sarà in qualche cellulare nel 2008 e per il quale qualsiasi sviluppatore potrà lanciare proprie applicazioni.

Ecco infatti le caratteristiche del concorso: partirà il 2 gennaio 2008; entro due mesi da quella data i partecipanti potranno inviare a Google i propri software. I 50 migliori saranno premiati con 25 mila dollari ciascuno. Questi 50 saranno chiamati a sviluppare ulteriormente i propri software per concorrere ad altri dieci premi da 275 mila dollari e altrettanti da 100 mila dollari.

(14 novembre 2007)
edscuola
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Concorso Android, spunta una soluzione

Messaggiodi edscuola » 19 novembre 2007, 7:47

da Repubblica.it

TECNOLOGIA & SCIENZA

Il nostro paese escluso dalla sfida internazionale lanciata da Google per lo sviluppo di una piattaforma per cellulari
"Troppi problemi legali". Ma un professore di diritto indica una scappatoia per aggirarli e riammetterci alla sfida
Concorso Android, spunta una soluzione
Il docente-blogger: "l'Italia può partecipare"

ROMA - Per l'Italia e Android non tutto è perduto. C'è una scappatoia per aggirare l'esclusione decisa da Google per il nostro paese - ed altri - dal concorso internazionale da 10 milioni di dollari per lo sviluppo di una piattaforma per cellulari "Android".

A suggerirla è il blog di Guido Scorza (www.guidoscorza.it), ricercatore in informatica giuridica e diritto delle nuove tecnologie e docente alla facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Bologna. Google aveva comunicato nei giorni scorsi che dall'"Android Challenge" erano esclusi, oltre che gli italiani, anche gli abitanti della regione canadese del Québec per non meglio specificate "restrizioni locali", probabilmente legate alla necessità di immobilizzare su un conto corrente l'intero ammontare del premio, e di assegnarlo davanti a un notaio.

Da ieri la possibile soluzione sta facendo il giro dei blog nazionali: Scorza "suggerisce" ai legali che assistono Google di leggere l'articolo 6 del Dpr 430 del 2001, che regola i concorsi e le operazioni a premio, e che esclude da queste restrizioni i concorsi per la produzione di opere letterarie, artistiche o scientifiche, la presentazione di progetti o studi in ambito commerciale o industriale. Il premio, in questi casi, viene considerato come "corrispettivo di prestazione d'opera" o come "riconoscimento del merito personale o un titolo d'incoraggiamento nell'interesse della collettività".

"Un'iniziativa quale l'Android Challenge - commenta il docente-blogger - rientra certamente in tale esclusione e, quindi a essa non si applica la speciale disciplina che potrebbe aver scoraggiato Google, con la conseguenza - conclude Scorza - che sarebbe auspicabile un'immediata sua riapertura anche al pubblico italiano".

Il concorso internazionale partirà il 2 gennaio 2008; entro due mesi da quella data i partecipanti potranno inviare a Google i propri software. I 50 migliori saranno premiati con 25 mila dollari ciascuno. Questi 50 saranno chiamati a sviluppare ulteriormente i propri software per concorrere ad altri dieci premi da 275 mila dollari e altrettanti da 100 mila dollari.

(18 novembre 2007)
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