Bullismo: problema serio, non bastano circolari

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Bullismo: problema serio, non bastano circolari

Messaggiodi edscuola » 6 novembre 2007, 17:09

da DIREGIOVANI.IT

Bullismo. Telefono azzurro: problema serio, non bastano circolari


(DIRE) Roma, 6 nov. - "Questa esplosione di bullismo riportata dai media è solo una parte di un problema molto più vasto. Si tratta di una questione ancora poco affrontata da parte della scuola, occorre fare molto di più e con gli strumenti giusti". E' il parere di Ernesto Caffo, presidente di Telefono Azzurro, in merito agli episodi di grave bullismo verificatisi negli ultimi giorni in diverse regioni d'Italia, nonostante il varo del piano anti-bullismo da parte del ministro della Pubblica istruzione Giuseppe Fioroni. "Sinora le risposte date sono state solo marginali, legate più che altro alla volontà degli operatori - spiega Caffo -. Fare commissioni di lavoro è utile per scambiare idee, ma il problema bullismo è molto più serio e va affrontato in termini concreti. E' un fenomeno sempre più presente nelle scuole medie e superiori, ed è rimasto per troppo tempo nascosto".

Ora, aggiunge Caffo, "c'è la volontà di investire in un coinvolgimento di insegnanti e famiglie, queste ultime sono tuttora assenti da questo percorso. La scuola è legata ancora a circolari, a percorsi utili, ma non sufficienti per affrontare il bullismo". Secondo il presidente di Telefono azzurro, pertanto, "servono maggiori competenze specifiche, tavoli di lavoro interdisciplinari, team che agiscano con interventi mirati ed efficaci. Non basta prevedere, occorre dare gli strumenti adeguati agli insegnanti per intervenire".Per esempio, sottolinea Caffo, "si può pensare ad interventi di redistribuzione di gruppi di studenti, ci sono scuole che raccolgono problematiche sociali che non sono in grado di poter gestire".

Servono più azioni da parte delle direzioni scolastiche che, dice Caffo, "vedo con fatica decollare: i gruppi di lavoro al ministero sono un'occasione di confronto delle difficoltà, ma quelle che servono sono, invece, risposte concrete". Non è, sottolinea Caffo, "il singolo gesto che ci preoccupa, ma la disattenzione complessiva e la violenza che ragazzi esprimono". E' una violenza, conclude il presidente di Telefono azzurro, "che porta danni alle vittime scarsamente accettabile, e gli aiuti a queste sono tutti da costruire".

(Sca/Dire)
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