Una classe per soli bocciati La preside: "Nessun ghetto

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Una classe per soli bocciati La preside: "Nessun ghetto

Messaggiodi edscuola » 30 ottobre 2007, 17:53

da Repubblica.it

Gli insegnanti protestano, ma studenti e genitori sono entusiasti: "Si potrà saltare un anno"
Il ministro Fioroni al momento non ne sa nulla, ma ha fatto sapere che "se ne occuperà"

Genova, una classe per soli bocciati La preside: "Nessun ghetto"

Piuttosto, spiega, così "ai ripetenti si dà la possibilità di recupero e di riscatto"

di GIUSEPPE FILETTO

La preside dell'Istituto Tecnico Gastaldi di Genova Elsa Cirlini
GENOVA - Una classe riservata ai bocciati, agli studenti che devono recuperare gli anni perduti. È il progetto seguito dalla preside del tecnico Gastaldi di Genova, istituto storico, meglio conosciuto come "Chimico". Quello messo in pratica da Elsa Cirlini è un modello probabilmente ispirato alla Sonderschule, la scuola tedesca dedicata al disagio e al sostegno: la prima "D" dell'istituto superiore di Sampierdarena, quartiere del ponente portuale, è inedita nella scuola pubblica italiana. In una stessa classe sono stati radunati tutti ragazzi respinti al primo anno.

Seguiranno i normali programmi della prima, che durante l'anno saranno strutturati dal consiglio di classe o differenziati da alunno ad alunno: in modo da trattare anche le materie del secondo anno. Il prossimo giugno, coloro che saranno promossi, potranno sostenere un esamino di idoneità, passare direttamente alla terza.

La classe di 20 ragazzi, voluta dalla preside Cirlini, istiga però le proteste dei professori, che per la giornata di oggi si sono "autoconvocati" e hanno chiesto di riunire il collegio docenti. Il modello di classe differenziale fa discutere, e preoccupa la formazione di un corso riservato a chi rimane indietro. Proprio come succede in Germania con la scuola che da una parte sostiene i più "deboli", ma dall'altra marchia i ragazzi, imprimendo un sentimento di inferiorità, una sorta di emarginazione psicologia. Tuttavia, a chi chiama la prima "D" "classe degli asini", Elsa Cirlini ribatte: "È proprio il contrario: ai ripetenti si dà la possibilità di recupero e di riscatto".

Comunque, c'è di più a spingere sulle barricate i professori del "Gastaldi-Giorgi" (i due istituti sono stati accorpati): "La preside non ha presentato alcun progetto a nessuno, né al collegio dei docenti, tantomeno al consiglio di istituto - spiega Nicola De Astis, docente, rappresentante sindacale - i professori di quella classe non hanno ricevuto alcuna comunicazione ufficiale e stanno seguendo i normali programmi del primo anno".

Non ne sa nulla il ministro dell'Istruzione, Beppe Fioroni, ma attraverso il suo portavoce fa sapere che "se ne occuperà". D'altra parte, "non avendo elementi in mano, diventa arduo poter valutare l'iniziativa". Del progetto, invece, sono stati informati ampiamente gli studenti interessati e le famiglie. "Secondo quanto previsto dalla legge, proviamo a dare una possibilità in più, ad incentivare i ragazzi allo studio - spiega la direttrice scolastica - nelle scuole superiori l'ordinanza prevede di sostenere esami alla classe successiva, saltandone una".

Il piano, in un certo qual modo, fa concorrenza alle scuole private: a quelle che offrono il recupero di più anni in uno. Tanto che è stato accolto con entusiasmo dagli studenti ripetenti della prima "D" e dai genitori. Quest'anno, però, sono stati "accontentati" soltanto in 20. "Se l'esperienza va bene, in futuro potrebbe essere applicata non solo alla prima, ma a tutte le classi", promette Cirlini, a Genova conosciuta come preside tenace, ma dalle iniziative stravaganti. Per queste sue "doti" in passato è stata contestata al Convitto Colombo; lo scorso anno al commerciale Rosselli e in questi giorni al Gastaldi-Giorgi. Sia dagli studenti, sia dagli insegnanti. Lei tira dritto, non fa mistero delle sua idee originali. Anzi, se ne vanta come esempio di autonomia scolastica.
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