Una classe riservata ai bocciati. Scoppia la polemica

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Una classe riservata ai bocciati. Scoppia la polemica

Messaggiodi edscuola » 30 ottobre 2007, 13:04

da Quotidiano.net
30 ottobre 2007

SCUOLA/ GENOVA
Una classe riservata ai bocciati
Scoppia la polemica: "Un ghetto"
È il progetto seguito dalla preside del tecnico Gastaldi, istituto storico, meglio conosciuto come 'Chimico'. Quello messo in pratica da Elsa Cirlini è un modello probabilmente ispirato alla Sonderschule, la scuola tedesca dedicata al disagio e al sostegno: la prima 'D' dell'istituto superiore di Sampierdarena, è inedita nella scuola pubblica italiana. Scoppiano le polemiche

Genova, 30 ottobre 2007- «Una classe riservata ai bocciati, agli studenti che devono recuperare gli anni perduti. È il progetto seguito dalla preside del tecnico Gastaldi di Genova, istituto storico, meglio conosciuto come 'Chimico'. Quello messo in pratica da Elsa Cirlini è un modello probabilmente ispirato alla Sonderschule, la scuola tedesca dedicata al disagio e al sostegno: la prima 'D' dell'istituto superiore di Sampierdarena, quartiere del ponente portuale, è inedita nella scuola pubblica italiana». Lo riferisce un quotidiano nazionale sottolineando che «in una stessa classe sono stati radunati tutti ragazzi respinti al primo anno».

Gli studenti, prosegue il quotidiano romano, «seguiranno i normali programmi della prima, che durante l'anno saranno strutturati dal consiglio di classe o differenziati da alunno ad alunno: in modo da trattare anche le materie del secondo anno. Il prossimo giugno, coloro che saranno promossi, potranno sostenere un esamino di idoneità, passare direttamente alla terza».

"La classe di 20 ragazzi, voluta dalla preside Cirlini, istiga però -riferisce ancora il giornale- le proteste dei professori, che per la giornata di oggi si sono 'autoconvocati' e hanno chiesto di riunire il collegio docenti. Il modello di classe differenziale fa discutere, e preoccupa la formazione di un corso riservato a chi rimane indietro. Proprio come succede in Germania con la scuola che da una parte sostiene i più 'deboli', ma dall'altra marchia i ragazzi, imprimendo un sentimento di inferiorità, una sorta di emarginazione psicologia».

«Tuttavia, -continua il giornale- a chi chiama la prima 'D' 'classe degli asini', Elsa Cirlini ribatte: 'È proprio il contrario: ai ripetenti si dà la possibilità di recupero e di riscatto". «Non ne sa nulla il ministro dell'Istruzione, Beppe Fioroni, ma -aggiunge il quotidiano- attraverso il suo portavoce fa sapere che 'se ne occupera». D'altra parte, «non avendo elementi in mano, diventa arduo poter valutare l'iniziativa».
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