Veltroni: "Il premier soffia sul fuoco"

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Veltroni: "Il premier soffia sul fuoco"

Messaggiodi edscuola » 23 ottobre 2008, 7:35

da Unità

Veltroni: "Il premier soffia sul fuoco"
GIOVANNA CASADIO

ROMA - Ci sono «tutte le bugie del premier» nel controdossier del Pd sulla scuola. Preparato in tre ore, dopo che Berlusconi ha annunciato il ricorso alla polizia contro gli studenti che occupano e ribadito che il decreto Gelmini non verrà ritirato. I Democratici organizzano una conferenza stampa; il segretario Walter Veltroni ammette di essere turbato dalle «parole gravi del presidente del Consiglio, molto gravi che possono avere delle conseguenze, l´impressione è che voglia soffiare sul fuoco». Cosa che, proprio per il suo ruolo istituzionale, non dovrebbe fare. Così, il premier «radicalizza una situazione sociale e si assume la responsabilità di trasformare un fatto sociale in un problema di ordine pubblico». Berlusconi sembra che abbia volutamente «cercato una semplificazione provocatoria».
A due giorni dalla manifestazione nazionale del Pd al Circo Massimo occorre un particolare senso di responsabilità da parte di tutti. «Mi auguro che tutte le forze che hanno dato origine alle proteste di questi giorni ignorino queste parole e continuino in modo pacifico»: Veltroni esorta gli studenti e insiste perché il decreto sulla scuola sia ritirato; il governo para apra un tavolo di confronto ; il dissenso venga garantito e rispettato. «Se non fosse possibile dire "no" la situazione sarebbe grave.», e adesso si vuole mandare la polizia nelle università ma «cosa succederà a un operaio di 50 anni che perde il lavoro e vuole manifestare?». Sono le parole del capo dello Stato, Giorgio Napolitano che allentare la tensione e la preoccupazione dell´opposizione («Quella è la giusta direzione»). Dario Franceschini il vice di Veltroni, lancia un avverrimento e un appello. Il primo è al ministro dell´Interno, Maroni: «Non toccate un capello agli studenti»; l´altro agli studenti stessi: «Evitate ogni violenza».
E dopo mesi, anche Fausto Bertinotti il "lider maximo" della sinistra, interviene nel dibattito politico con un raffronto tra il Moviemento studentesco del ´68 (di cui parla nel convegno alla camera sulla Primavera di Praga) e la protesta sulla scuola: «No, non parlerei di un nuovo movimento degli studenti. La scuola oggi è una crepa che si è aperta in un regime-soft di un paese senza opposizione, Non c´entra la sinistra e la destra, è uno scontro questo su problemi che il governo Berlusconi vuole negare. I movimenti studenteschi erano caratterizzati dalla ricerca di un rapporto con la politica, questo invece si struttura nella scuola, in un comparto della società che tutto insieme è in rivolta». E a Berlusconi: «Il conflitto è vita», è democrazia. Allarmato Antonio Di Pietro: «Il premier è il mandante politico di una nuova strategia della tensione». «No a Berlusconi-Bava Beccaris», rincara Paolo Ferrero, segretario del Prc.
Il Pd resta il più possibile ancorato ai problemi concreti: i tagli ci sono, eccome; com´è che salta il tempo pieno; il numero degli alunni e il maestro unico. Beppe Fioroni, che è stato ministro della Pubblica Istruzione nel governo Prodi, li illustra. E poi, sulla manifestazione di sabato, Veltroni tra il serio e l´ironico: «Non gufate, c´è una manifestazione, è la democrazia».
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