GELMINI, INVESTIRE SU FORMAZIONE PERMANENTE E EDILIZIA

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GELMINI, INVESTIRE SU FORMAZIONE PERMANENTE E EDILIZIA

Messaggiodi edscuola » 9 settembre 2008, 15:17

da AGI - Agenzia Giornalistica Italia

GELMINI, INVESTIRE SU FORMAZIONE PERMANENTE E EDILIZIA

Il ministro dell'Istruzione Maria Stella Gelmini in lungo intervento conclusosi qualche minuto fa nel corso della settima conferenza di organizzazione della Uil-Scuola in corso a Fiuggi, ha focalizzato l'attenzione della platea su tre punti essenziali: la formazione permanente, il riadeguamento dell'edilizia scolastica e le risorse umane. "Dobbiamo partire dal presupposto che la scuola italiana non e' solo bullismo, precariato e difficolta' ma anche tanta, tanta professionalita'. Il cambiamento costa fatica ma sono certa che alcuni cambiamenti serviranno ad aiutare i ragazzi del 2020.
Bisogna partire dai meccanismi di spesa che vanno rivisti e dobbiamo puntare sulla maggiore qualifica della lingua italiana, soprattutto per poter garantire ai tanti giovani immigrati che frequentano le nostre scuole di potersi integrare. In questo modo non ci sara' piu' penalizzazione, ma certamente velocita' di apprendimento. Inoltre voglio aprire un confronto con gli enti locali, con le Regioni perche' la rete scolastica deve avere un maggior risalto. Non e' mia intenzione togliere l'istruzione ai paesi dove c'e' una scarsa densita' abitativa o dove il contatto con la civilta' e' lontano. Mi rendo perfettamente conto che l'istruzione e' un vero e proprio faro di civilta' ma dobbiamo essere in grado di cominciare a gestire la questione delle spese in maniera autonoma. Per quantoriguarda il precariato sono io stessa profondamente indignata per la cocente delusione alla quale sono andati incontro migliaia e migliaia di giovani che si sono ritrovati fanalino di coda in una lunghissima lista di attesa e per questo ho intenzione di trovare un'immediata soluzione anche a questo problema. Sono stata accusata di voler portare avanti una scuola che guarda al passato, io invece sono dell'opinione che la scuola non ha tempo e che debba essere ristabilita una funzione sociale che oggi sembra essere lontana". Il ministro parla anche di cifre e spiega che nel 1999 in euro sono stati spesi per la scuola 32 mld. Nel 2008 il governo ha stanziato 10 mld in piu'. "In Italia il punto di spesa del Pil - spiega il ministro - e' di 3,5 contro il 4,3 della Francia e il 3,5 della Germania. Siamo quindi in regola con gli altri paesi d'Europa, quello che poi ci penalizza e' l'ideale che la scuola funziona se ci sono piu' soldi e piu' ore di lezione. Credo che questo non sia vero, si possono ottenere risultati ed uscire dallo status quo dimostrando che gli insegnanti italiani possono essere al pari dei colleghi europei". AGI) - Fiuggi (Frosinone), 9 set.
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