Un altro ministro di centrodestra che fa cose di ..

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da Il Tempo

La scuola secondo Gelmini

Un altro ministro di centrodestra che fa cose di centrosinistra

Spetta ora al centro-destra, se ne sarà capace, tornare a dare un'anima a questo Paese. Lo può e lo deve fare colmando il vuoto in cui la sinistra ex-comunista ha cacciato l'Italia. Orfana di valori crollati con l'89, quella sinistra si è rifugiata nel relativismo e dopo che già aveva tentato di trasformare la scuola in una società dei soviet l'ha abbandonata al bullismo e alla protervia di genitori incapaci di rispetto e di educazione.

La proposta di tornare ad insegnare educazione civica nelle scuole è un primo segno importante della rinnovata sensibilità ad insegnare alle nuove generazioni le regole del gioco liberale e democratico. Senza più darle per scontate, e di fatto ignorandole. È un giusto riconoscimento di quanto sia necessario - proprio per costruire una società civile, armata di buone idee e valori - riscoprire tutti il tessuto e le intenzioni, assieme alla memoria storica, che hanno dato origine al nostro Stato. Idee e valori che alimentano le nostre passioni civili, la nostra voglia di essere protagonisti e portatori di un'eredità spirituale ricca e felice come quella italiana.
Si tratta di una decisione importante quindi perché rimette consapevolmente la scuola al centro dell'educazione sociale e le offre un ruolo anche di fronte alle nuove sfide di questo millennio italiano: tra queste, l'integrazione, per una società dalle origini tendenzialmente multietniche e che noi ora dobbiamo contribuire a volere e a costruire unita, sotto un'unica bandiera. Non ci sarà infatti una sola Italia, anche un'Italia della popolazione extra-comunitaria, se la scuola di tutti e per tutti non insegnerà l'abc di una società libera e giusta, tollerante e liberale.
In questa nuova stagione delle idee per la scuola anche iniziative apparentemente minori si caricano di significati importanti. L'idea del grembiule in classe, un tempo regola anche igienica, è decisione che aiuta a contrastare una pericolosa tendenza: quella legata alla degenerazione dell'idea di moda in favore di un abbigliamento "firmato" fin dalla giovane età. Una tendenza che alimenta e costruisce una differenza malsana tra ragazzi e ragazze e che afferma una competizione non del talento e dell'intelligenza, ma dell'avere contro l'essere. Stiamo inconsapevolmente alimentando una società dai valori rovesciati e dalla stupidità premiata, in linea con l'imbecillità decadente di molte produzioni tv.
In conclusione è soltanto apparentemente singolare come possa essere il centro-destra a riscoprire e proporre decisioni che appaiono come un caposaldo del pensiero egualitario, sia pure piegato al postulato liberale dell'uguaglianza dei punti di partenza.
In fondo tutto questo conferma, quanto sia senza radici ed idee questa sinistra italiana, dopo la messa a morte del socialismo riformista. E quanto artificioso e falso sia stato il tentativo di costringere il centro-destra nel ghetto dell'ignoranza, bollandolo come lontano dalla cultura e dalle idee.