Scuola? Studenti e genitori le danno i voti

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da Ami/Dire

Scuola? Studenti e genitori le danno i voti


ROMA - Sono abbastanza soddisfatti della didattica (anche se sognano lezioni più coinvolgenti), ma vorrebbero soprattutto che ci fosse più dialogo con gli insegnanti. E lamentano (in particolare alle medie e alle elementari) carenze nelle strutture scolastiche e nei materiali a supporto della didattica.

Bocciate, nel I ciclo, le mense. Gli studenti (e anche i genitori), per una volta, hanno dato i voti alla scuola. Il ministero della Pubblica istruzione, infatti, negli scorsi mesi, ha ascoltato sul campo la voce di alunni, famiglie, presidi e docenti per capire che aria tira negli istituti scolastici italiani. Ma, soprattutto, per mettere a fuoco il livello di gradimento degli utenti "finali". Una sorta di "pagella" che è stata raccolta nel volumetto Progetto ascolto, dal nome dall'iniziativa del ministero voluta dall'ex ministro Giuseppe Fioroni.

Più di 800 le scuole coinvolte nella somministrazione di questionari. Ma veniamo ai dati: il 44,2% degli alunni del I ciclo (ex elementari e medie) trova la propria scuola "molto" accogliente, ma per un alunno su quattro sono carenti spazi come cortili, laboratori e sale dove fare "attività interessanti". L'aula scolastica soddisfa "abbastanza" il 42,99% dei ragazzini del I ciclo, ma il 28,43% sottolinea la carenza di libri, carte geografiche, computer e materiale utile per studiare. Bocciate le mense: solo al 9,60% degli intervistati piace ciò che mangia e il 51,37% non risponde alla domanda. Il 13,49% degli alunni più piccoli vorrebbe essere ascoltato di più dai docenti, il 29,84% si trova abbastanza bene con i compagni, anche se il 25,86% dei ragazzini sottolinea che gli altri alunni si comportano in modo poco corretto con i docenti.E il 19,75% segnala un clima poco sereno. Vedi alla voce "bullismo". Non a caso il 25,28% degli studenti del I ciclo ha assistito a episodi di prepotenza.

Tuttavia, ben il 38,61% dei più piccoli va volentieri a scuola, anche se l'11% si annoia un po' durante le lezioni. Tra i più grandi, alle superiori, il 68,67% segnala che ci vorrebbero lezioni sempre nuove e stimolanti per evitare il calo di interesse da parte degli studenti e il 36,51% lamenta l'assenza di iniziative per contrastare la dispersione scolastica. Scuola superiore totalmente rimandata, invece, in quanto a politiche per l'integrazione degli stranieri: solo il 5,34% degli intervistati tra gli studenti le ritiene esaurienti. Idem per la capacità di raccogliere i suggerimenti dei ragazzi: in oltre la metà dei casi questa modalità di dialogo non esiste. Poi ci sono le "pagelle" dei genitori che lamentano soprattutto uno scarso coinvolgimento. Nel I ciclo più delle metà delle famiglie reputa che gli incontri scuola-famiglia sono organizzati in orari poco comodi. Dolente il capitolo disabili: sempre nel I ciclo solo un genitore su quattro è soddisfatto dei servizi offerti. Le carenze sono soprattutto (35,47% dei casi) strutturali.

Alle superiori mamme e papà nel 53,78% dei casi reputano che la scuola dovrebbe porre maggiore attenzione agli interessi dei giovani, nel 32,47% ai rapporti con le famiglie. Il 29,21% dei genitori non si sente coinvolto nelle attività della scuola. E uno su cinque segnala che l'istituto scolastico non prevede modalità di raccolta dei suggerimenti delle famiglie. Poi, una piccola ammissione di colpa: il 25,85% degli intervistati ammette che i rappresentanti delle famiglie non partecipano alle attività degli organi collegiali per impegni di lavoro, o perché non gli da' molta importanza.


(Ami/Dire)