Scuola: studio FNS critica introduzione inglese precoce

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Scuola: studio FNS critica introduzione inglese precoce

Messaggiodi edscuola » 8 luglio 2008, 15:34

da swissinfo.ch

Scuola: studio FNS critica introduzione inglese precoce

BERNA - L'introduzione precoce dell'inglese nelle scuole elementari non sembra migliorare le chances dei giovani, contrariamente a quanto affermato dai politici che l'hanno ardentemente voluta: lo sostiene uno studio pubblicato dal Fondo nazionale svizzero per la ricerca scientifica (FNS), che sulla base del vissuto degli allievi tende a smontare a uno a uno gli argomenti portati avanti dai promotori. Nella ricerca è ad esempio emerso che per accedere a un impiego è molto più importante la padronanza del tedesco.

Nell'ambito del programma FNS "Diversità di idiomi e competenze linguistiche in Svizzera", un gruppo di studiosi dell'Alta scuola pedagogica di Zurigo, guidato da Daniel Stotz, ha analizzato l'introduzione dell'inglese quale prima lingua straniera nelle scuole elementari di Appenzello Interno (2001) e di Zurigo (2004), un passo poi seguito dai cantoni della Svizzera centrale e orientale (non si sono invece accodati i cantoni lungo il Röstigraben, che continuano a privilegiare il francese come primo idioma).

Secondo i ricercatori la promozione della lingua di Shakespeare è stata portata avanti con grandi mezzi ma senza una valutazione scientifica preliminare delle conseguenze che essa avrebbe provocato. I promotori hanno raggiunto il loro obiettivo presentando con successo una serie di argomenti: ad esempio si è detto che i bambini imparano meglio una lingua quando la apprendono da giovanissimi, ma questa considerazione è stata fatta solo per l'inglese, non per il francese.

I ragazzi - è stato inoltre detto - hanno un'affinità speciale con l'inglese, dovuta sia alla cultura giovanile (musica in primis), sia alla vicinanza con il mondo della tecnica (computer). In realtà l'utilizzo di espressioni inglesi nel linguaggio quotidiano ha poco a che fare con quanto imparato a scuola, afferma lo studio.

Anche per quanto riguarda le esigenze dell'economia, che richiederebbe l'inglese quale lingua internazionale, la realtà sembra smentire la teoria: dall'esperienza fatta dagli allievi che si affacciano al mondo del lavoro, e in particolare a un apprendistato, risulta che le imprese richiedono soprattutto una buona padronanza del tedesco scritto.

SDA-ATS
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