da LASTAMPA.it
Una favola e qualche quiz La prima volta delle Medie
RAFFAELLO MASCI
ROMA
Un mini esame di Stato ha riguardato quest’anno anche la scuola media. Alle tradizionali prove predisposte dalle commissioni d’esame, si è infatti aggiunta - per la prima volta - una «prova nazionale», predisposta dall’Invalsi, l’Istituto del ministero che si occupa della valutazione.
Ai 577 mila ragazzi che hanno concluso le secondarie di primo grado, ieri mattina sono stati presentati due test di «valutazione oggettiva». Si tratta cioè di prove predisposte da esperti, che mirano a misurare con un parametro omogeneo in tutta Italia, gli standard di preparazione dei ragazzi che escono dalla scuola dell’obbligo, sia pur limitatamente all’italiano e alla matematica.
Poiché queste due discipline, però, sono tra quelle messe sotto accusa dall’indagine Pisa-Ocse sui livelli di apprendimento dei giovani italiani, l’esame di terza media diventa un test molto importante e capace di dare, annualmente, il polso della situazione. La prova d’esame era costituita da 22 domande di matematica sui principali argomenti trattati nel corso dell’anno (problemi di geometria con figure piane e solide, prove di statistica, percentuali e frazioni.) Per l’italiano, invece, i candidati si sono trovati di fronte 25 domande, di cui 15 relative alla comprensione del testo e 10 di grammatica.
Il brano su cui si è svolta l’esercitazione è un racconto di Raffaele La Capria intitolato «La volpe e il riccio». I quesiti erano a scelta multipla e a risposta aperta. Il giudizio complessivo sarà strutturato in base al numero delle risposte. Nella valutazione generale dell’esame di ogni singolo studente, il peso della prova nazionale sarà affidato agli insegnanti di ogni scuola.
Secondo il ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, la prova nazionale degli esami di terza media «va nella direzione in cui credo: quella dell’importanza della valutazione. Per la prima volta in Italia - ha detto il ministro - viene inserita in un esame di Stato una prova nazionale preparata secondo modalità internazionali di valutazione degli apprendimenti. Ciò permetterà di integrare al giudizio degli insegnanti una forma di valutazione esterna basata su test standardizzati. Un sistema - ha concluso Gelmini - che, unito a un grande sforzo di crescita del sistema scolastico italiano, può aiutare i nostri studenti anche a risalire le classifiche Ocse Pisa». Problemi didattici nello svolgimento della prova non ce ne sono stati, ma tecnici sì. Difficoltà di collegamento con il sito dell’Invalsi sono stati segnalati da diverse scuole di tutta Italia, con rallentamenti soprattutto nell’operazione di scarico delle griglie di correzione delle prove, che avrebbero dovuto essere on line nella sezione dedicata agli istituti dalle ore 12 e che, invece, hanno ritardato, con conseguenti disagi per la verifica finale. Un intoppo causato da un guasto tecnico alla gestione dei server, risolto poi nel pomeriggio.