Le promesse del Cavaliere 'Soldi alle scuole cattoliche'

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Le promesse del Cavaliere 'Soldi alle scuole cattoliche'

Messaggiodi edscuola » 7 giugno 2008, 8:51

da Repubblica

Le promesse del Cavaliere 'Soldi alle scuole cattoliche'

E il Vaticano chiede che al vertice ci sia anche Letta

CLAUDIO TITO

ROMA - «Non abbiamo più bisogno di legittimazioni. Sanno cosa possiamo dare. Siamo come la vecchia Dc, che non doveva spiegare da che parte stava». Quando è tornato a Palazzo Grazioli dopo il colloquio con Benedetto XVI, Silvio Berlusconi sprizzava felicità da tutti i pori. Allo staff riunito a Via del Plebiscito per preparare l´intervento di oggi al convegno dei giovani industriali, ha raccontato come in una "differita televisiva" ogni singolo passaggio dell´incontro in Santa Sede. Si è detto sicuro di aver «convinto» le gerarchie ecclesiastiche. E soprattutto ha paragonato il Pdl alla "Balena bianca" che per quasi 50 anni ha rappresentato il punto di riferimento del Vaticano.
Così, prima con il Pontefice e poi con il segretario di Stato Tarcisio Bertone, si è speso in prima persona per fornire le massime «garanzie» sulle decisioni del governo su alcuni temi "sensibili": come la scuola cattolica, la tutela della famiglia, la legge sulla procreazione assistita e anche quella sull´aborto. Ad ogni argomento sollevato dai suoi interlocutori, ha risposto con un «possiamo farlo». Tanto da mettere sul tavolo dei due colloqui questioni delicate come il «quoziente familiare» e i fondi (buoni-libri) per parificare l´istruzione cattolica e renderla - come già stabiliva la riforma Berlinguer - «scuola pubblica non statale».
Un clima di entusiasmo, quindi, che non è stato intaccato dalla richiesta vaticana di compiere uno strappo all´etichetta: l´incontro con il Papa non è stato un faccia a faccia, ma ha presenziato attivamente Gianni Letta che Benedetto XVI ha chiamato «il mio giovane vecchio amico». Un´istanza che gli ambasciatori della Santa Sede hanno fatto pervenire ufficiosamente nei giorni scorsi a Palazzo Chigi. Del resto, il Cavaliere ha voluto sottolineare soprattutto il trattamento riservatogli dal Vaticano. Non solo diplomatica «cordialità». L´incontro, richiesto dal presidente del consiglio, è stato inserito in agenda con estrema rapidità e per la prima volta l´Osservatore Romano ha pubblicato un´intervista al capo del governo italiano. Segnali considerati «importantissimi» dallo staff berlusconiano, anche se il "nuovo corso" del giornale vaticano prevede anche questo tipo di innovazioni. E forse non è nemmeno un caso che l´altro ieri, per mettere a punto l´agenda dei colloqui, il premier si sia fatto aggiornare dal suo sottosegretario alla presidenza del consiglio e dall´ambasciatore italiano presso la Santa Sede, Antonio Zanardi Landi. Anni, proprio con loro due che Berlusconi ha provato quel piccolo colpo a sorpresa compiuto all´inizio della visita: il bacio dell´anello. Un atto che in passato nessuno presidente del consiglio aveva praticato. Solo Francesco Cossiga, ancora non entrato in carica come capo dello Stato, si era inginocchiato.
Una mossa studiata a tavolino e che in qualche modo ha agevolato la cordialità di un incontro. Esaurito il giro d´orizzonte sulla politica estera, quindi, Berlusconi è entrato nel vivo. Ha parlato esplicitamente di finanziamenti «nazionali» per la scuola cattolica. Un intervento complicato dal punto di vista giuridico se dovesse incidere sulle "rette". E infatti virerà su una sorta di "buono-libri" per l´intera scuola dell´obbligo: da 0 a 16 anni. Un misura che di fatto equiparerebbe gli istituti statali a quelli cattolici e che è stata salutata in Vaticano con un richiamo alla Costituzione. L´atteggiamento del premier è stato il medesimo in tema di famiglia. L´idea di studiare politiche economiche mirate è stata recepita con un riferimento al "quoziente familiare". Anche se il titolo del dossier non risponde all´effettività della misura: non si tratterebbe infatti di una riduzione delle aliquote fiscali ma di un complesso di deduzioni in base al numero di figli.
Assicurazioni anche sulla procreazione assistita (verrà modificata la circolare adottata da Livia Turco), sul reato di immigrazione (che verrà depotenziato se non derubricato) e sulla legge 194. Per la quale Berlusconi ha annunciato ai suoi interlocutori il finanziamento delle parti riguardanti la «prevenzione».
Tanti elementi che Oltretevere hanno incassato con soddisfazione. Anche in Vaticano - è il ragionamento svolto a Palazzo Chigi - hanno del resto preso atto che questo governo e questa maggioranza durerà almeno per tutta legislatura. Ora, però, la Santa Sede vuole verificare i risultati concreti e non a caso la nota ufficiale è stata molto stringata e sobria. Un modo per dire che a questo punto verrà evitato ogni intervento che possa essere interpretato come un pressing. Lasciando al governo l´esclusiva responsabilità di agire.
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