Fumo a scuola, che aspettiamo?

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da Il Messaggero

Fumo a scuola, che aspettiamo?


Gent. direttore, che fine farà la direttiva dell' Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ratificata dal parlamento italiano qualche giorno fa? Dai 16 anni, la proibizione della vendita di tabacco passerà a 18. C'è però un inghippo: al divieto di vendita corrisponde il divieto di fumare? Il burocratese è terribile: non dicendo 'divieto di fumare' (è una parolaccia?) non si andrà da nessuna parte. Se già c'è il limite (ma di che cosa, vendita o consumo?) dei 16 anni, perché nelle scuole si fuma?

I dirigenti scolastici, gli organi collegiali di ogni singolo Istituto in attesa delle legislazioni di governo, si facciano garanti della salute dei nostri alunni e producano sin da ora regolamenti 'ad hoc' che impediscano dentro 'tutto' lo spazio scolastico il fumo di sigaretta. Va superata la schizofrenia formativa: leggi che vanno da una parte e comportamenti dall'altra. Una forma importante di educazione è l'ottemperanza alle leggi e farle rispettare. Si correrà il rischio allora di aver giovani più concentrati nello studio, con polmoni e cervello meno intossicati.

Sergio Benetti
docente Ist. Profess. 'Remondini'
Bassano del Grappa