da LASTAMPA.it
Moige, otto proposte per una scuola a misura di ragazzi
ROMA
Classi omogenee per sesso in via sperimentale, come in Germania ed Inghilterra, bonus scuola per una scelta libera fra scuola statale e non statale, permessi retribuiti per i colloqui dei genitori, rafforzamento dell’autorevolezza degli organi collegiali, immediata messa a norma di tutte le scuole italiane lotta al bullismo, revisione del fondo d’istituto.
Sulla scorta delle ultime vicende che hanno visto protagonista la scuola italiana (dalle polemiche sulla qualità dell’istruzione paragonata al resto d’Europa, ai casi di bullismo, per finire con l’ultima questione riguardante la difficile applicazione omogenea dei corsi di recupero), il Moige (Movimento Italiano Genitori), interviene sull’argomento scuola, formulando otto proposte al governo che verrà, per una scuola a misura di ragazzi e genitori.
«Oggi esiste in generale un problema di autorevolezza dell’istituzione scolastica», ha affermato Bruno Iadaresta, responsabile scuola del Moige, «non è un caso che secondo l’ultima indagine Ocse-Pisa sulle “competenze” dei quindicenni di 57 paesi, gli italiani siano tra i peggiori. Per questo, abbiamo deciso di formulare proposte che stimolino una risposta rispetto a problemi importanti».
Le proposte del Moige vedono al primo posto la Libertà di scelta educativa, ovvero, il riconoscimento di un’effettiva e non discriminatoria libertà di scelta fra scuola statale e non statale, anche a chi non ha particolari mezzi economici, prevedendo l’introduzione del bonus scuola. In secondo luogo i genitori chiedono si mettere a norma le scuole italiane. La situazione del patrimonio edilizio scolastico, sottolinea il Moige, specie in alcune zone del paese è disastrosa. La sicurezza delle scuole e quindi dei nostri figli è un’urgenza importantissima.
Ridefinizione degli Organi Collegiali, Secondo il Moige, l’esperienza più che quarantennale degli attuali organi collegiali ha mostrato dei limiti profondi. Occorre nella riforma degli organi collegiali tenere più chiaramente distinte le sfere di competenza del Dirigente scolastico e del suo staff rispetto a quelle degli organi collegiali, evitando accuratamente di coinvolgere i Consigli di Istituto nella gestione della scuola. Va invece potenziata la «vocazione» degli organi collegiali a divenire luoghi autorevoli dove si elaborano le linee guida dell’offerta formativa e si vigila sulla stessa, dove i genitori abbiano la possibilità di far emergere realmente le loro istanze educative.
La quarta proposta del Moige riguarda quindi i colloqui periodici scuola famiglia: introducendo alcune modifiche all’attuale gestione dei cosiddetti colloqui periodici, rendendoli da una parte più frequenti e dall’altra personalizzandoli, così da favorire un maggiore e più efficace dialogo fra genitori e insegnanti. Occorre poi, secondo il Moige favorire la partecipazione dei genitori ai colloqui periodici con i docenti e alle attività degli organi collegiali attraverso la previsione di permessi retribuiti.
La sesta proposta è quindi relativa alla lotta al bullismo. Il Moige propone l’ adozione di azioni che vedano la sinergia tra Ministero, singoli Istituti e genitori. Prevedere l’obbligatorietà per ogni scuola di adottare un proprio regolamento; in caso di loro inerzia, entrerà in vigore automaticamente un regolamento generale ad hoc predisposto dal Ministero. Si suggerisce inoltre che su istanza dei genitori o dei docenti sia obbligatoria l’implementazione delle misure disciplinari previste dal Regolamento.
Sempre per quanto riguarda la lotta al bullismo, secondo il Moige, è auspicabile infine l’istituzione di un organismo esterno all’istituzione scolastica con presenza qualificata dei rappresentati dei genitori, chiamato a valutare in 2° grado i provvedimenti disciplinari adottati o non adottati dalla scuola.
Settima richiesta è quella di una scuola omogenea per sesso. Il Moige chiede di reintrodurre a livello sperimentale in alcune «scuole-pilota» le classi omogenee per sesso, sull’esempio di altri paesi europei, quali la Germania e l’Inghilterra, e alla luce di molteplici studi in materia che ne confermano la validità. Infine i genitori chiedono la revisione del fondo d’istituto: utilizzo delle risorse di tale Fondo per l’aumento degli stipendi del personale scolastico e per il miglioramento della qualità delle attività curricolari della scuola.