Scuola, trattativa serrata per le assunzioni e i sindacati..

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Scuola, trattativa serrata per le assunzioni e i sindacati..

Messaggiodi edscuola » 8 aprile 2008, 23:00

da Il Sole 24 ORE

Scuola, trattativa serrata per le assunzioni, e i sindacati scrivono a Prodi
di Francesca Milano

Continua il braccio di ferro tra ministero della Pubblica Istruzione e ministero dell'Economia per l'assunzione di insegnanti e personale Ata. Da una parte il dicastero di Giuseppe Fioroni, che cerca di portare il numero di nuovi docenti il più vicino possibile a quello contenuto nella Finanziaria 2007 che prevede 50mila nuovi posti in ruolo e 10mila posti per il personale amministrativo, tecnico e ausiliario. Dall'altro, il ministero di Padoa-Schioppa impegnato a far quadrare i conti e ad autorizzare le assunzioni. Il decreto per le immissioni in ruolo è atteso a giorni, anche se non si conoscono ancora i numeri che conterrà. Tutto dipende dalla trattativa in corso in queste ore tra i tecnici dei ministeri.
Per sollecitare la pubblicazione del decreto oggi i sindacati del settore scuola hanno inviato al presidente del Consiglio Romano Prodi e ai ministri Fioroni e Padoa-Schioppa un telegramma nel quale si chiede «l'immediata e coerente attuazione del piano triennale di assunzioni previsto delle leggi Finanziarie 2007 e 2008».

Secondo l'allarme lanciato dal segretario generale della Flc Cgil Enrico Panini i posti per i docenti potrebbero non superare le 25mila unità, pari alla metà di quanto stabilito per legge.
«C'è ampia disponibilità di posti vacanti rispetto alle previsioni del piano triennale approvato dal parlamento», sottolineano i sindacati.
«Si tratta di un atto dovuto – spiega il segretario della Uil Scuola, Massimo Di Menna -, non chiediamo nemmeno un posto in più rispetto a quelli stabiliti dal piano triennale. La richiesta del ministero della Pubblica Istruzione è persino bassa, se si pensa che ogni anno ci sono 70mila unità del personale Ata che vengono assunti e poi licenziati».

A frenare le nuove assunzioni sarebbe il minor numero di docenti in possesso dei requisiti che decidono di andare in pensione: a gennaio gli insegnanti che hanno presentato istanza di pensionamento era di 18 mila unità, mentre solo un anno fa questo numero saliva a 42mila unità.
«Non si capisce – afferma Francesco Scrima, segretario nazionale di Cisl Scuola – perché la Finanziaria deve essere rigorosa con i tagli ma non con le assunzioni. Se i numeri dovessero essere diversi da quelli contenuti nel piano triennale la scuola si troverebbe davanti a un ricatto».
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